lunedì 12 gennaio 2009

PIENZA E IL CARDINALE AMMANNATI di Antonio Mammana.

Consiglio tutti di leggere il prezioso libro di Fabio. Fabio, ti ringrazio per aver tradotto le belle e appassionate lettere del cardinale Ammannati.
Sei riuscito a impostare i commenti delle lettere in un modo avvincente, da leggere tutto d'un fiato. Splendida cronaca del Nostro sugli ultimi giorni del Papa.
Mi sono un pò identificato nello spirito entusiasta del cardinale per tutto ciò che anche per me significa questa città, la valle, l'arte, la passione per la vita a nostra misura, la vitalità che c'è, nonostante i problemi d' identità, in tutti i suoi abitanti.
L'Ammannati fu lungimirante sul futuro della nostra cittadina che, ancor più di 500 anni fa, è proiettata verso un futuro più aperto al mondo e ai reali bisogni di un'umanità che, dopo l'ubriacatura delle ideologie e del materialismo, si avvia a recuperare la sua vera essenza spirituale e umana, in quell' armonia su cui si può costruire l'autentica pace. Un caro saluto.
(a.m.)

4 commenti:

Fabio Pellegrini ha detto...

Grazie per i complimenti...ma ha fatto tutto l'Ammannati....quindi complimenti a lui.
Il post di Antonio è di fatto la presentazione pubblica del libro , visto che ho scelto di non tenerla ( per non infliggere agli amici pientini..una presentazione ogni anno). Grazie per questo.

Anonimo ha detto...

Il libro èun pezetto di storia di Pienza nuovo, che non si conosceva.Meno male qualcuno lavora ancora in questo senso...e senza le solite 'collette' dei soliti enti pientini fatti apposta per raccomandati..e pubblicazioni inutili..forza Fabio.....

Anonimo ha detto...

I libri seri li pubblicano le case editrici... i libri dei raaccomandati li paga il Comune e quell'altri che non spendono dei loro...poi li ammassano nei magazzini. come carta straccia.

Anonimo ha detto...

Chiedo scusa, ma sono un principiante del blog e non capisco che senso abbia nascondersi sotto l'anonimato o nomi di fantasia. Ritengo i commenti un'opportunità di autentico confronto anche se in maniera virtuale. Posso capire una città di grandi dimensioni, ma in una realtà come Pienza mi sembra un po' ridicolo nascondersi perchè se si esprimono o si si criticano educatamente e con rispetto le idee, non c'è da vergognarsi.
Le parole che ho scritto sull'ultimo libro di Fabio nascono da una stima profonda verso una persona che sa andare in profondità.Per scrivere un libro ci vuole passione e tanta fatica e Fabio non si tira indietro mai.D'altronde lo sa bene anche quando deve affrontare una salita coi roller o "espugnare" un colle con la sua bici. All'amico che commenta come i libri seri li scrivano solo le case editrici(?) inviterei a leggere il libro e a fare un commento meno "acido". I raccomandati ( se ci sono, sono molto pochi)
in questo specifico campo non hanno grande successo.
Cordialmente.
Antonio Mammana