mercoledì 10 giugno 2009

La rivoluzione di giugno

Di Rino Massai
E’ ormai un ricordo lontano, quell’anonima serata di ottobre scelta da “Natura e salute” per parlare con i cittadini, discutere dell’opportunità di una Lista Civica per le Elezioni Amministrative, dar vita anche ad un programma che fosse l’espressione della volontà popolare, del confronto democratico.
Un’esigenza che per i fondatori storici del Gruppo veniva naturale, non nuova, di prassi, parte integrante della loro cultura, quella che genericamente si definisce di sinistra, che rivolge alle masse, alla gente, ma con il difetto di non essere allineata,e quindi condannata a non avere grandi consensi e rimanere inascoltata, poiché i poteri costituiti, quelli istituzionalizzati, con la tradizione dalla loro parte, danno più sicurezza,non ti mettono nell’incertezza, non ti fanno logorare dal dubbio.
Poteva essere dunque una delle tante serate, di quelle in cui avevamo chiamato a raccolta la popolazione, discusso di temi interessanti, premiati dalla presenza di un pubblico vivo e qualificato, ma di minoranza, non in grado di modificare più di tanto lo status quo politico-amministrativo del Comune.
Forse lo ha pensato anche la Maggioranza, ed a lungo, e per tutti i mesi antecedenti le elezioni,proseguendo una tradizione ben consolidata, più che interpellare i cittadini, si è impegnata a definire i propri equilibri interni, a immaginare quali potevano essere le esigenze dei propri elettori, a trovare le soluzioni dialettiche e comunicative per convincerli della bontà delle scelte della grande politica.
Ma quel giorno non era uno dei tanti, era l’inizio di un processo che avrebbe portato ad una grande tappa nella storia pientina,che pochi intuivano .
Pienza continuava ad apparire il paese di sempre, con persone di buona cultura, equilibrate, sensibili, forse un po’ troppo contemplative, alle quali piace riflettere, confrontarsi, ma sui murelli di piazza, al bar, per strada, con gli amici, ma poco propense a prendere impegni, ad accollarsi delle responsabilità, dove la politica diventa spesso un esercizio per la gente mediocre o di figli di partito, oppure di qualche piccolo dittatore di turno al quale piace comandare,decidere per tutti.
Ma il dibattito aperto in quell’anonimo giorno di ottobre suggeriva che non era più così; si chiariva per sempre che la ritrosità dei pientini verso l’impegno e la partecipazione nella vita pubblica dipendeva esclusivamente dallo stato di emarginazione a cui li costringeva la politica chiusa e conservatrice dei partiti; una volta liberati da questa cappa soffocante e ritrovato il piacere per la libertà,tutto appariva diverso.
Da quel giorno le presenze sono andate aumentando, la discussione si è fatta viva e propositiva, il dibattito si è alzato di livello, si è pensato solo agli interessi della comunità,tutti hanno convenuto che su questioni pratiche e di interesse generale la diversità sta nella tipologia delle proposte e non dipende dal loro colore politico.
Questa presa di coscienza spiega quello che di rivoluzionario è successo a Pienza e Monticchiello, in tutto ciò si trova la ragione di questo straordinario cambiamento; il Comune riapre al pubblico, nessun Don Rodrigo occuperà più quel Palazzo, chi salirà quelle scale lo potrà fare con la garanzia di essere ascoltato senza presentare alcuna tessera.

23 commenti:

Piazzino ha detto...

Sì è andata proprio così...una rivoluzione di velluto. Serafini ha cercato di imitarci...ma troppo tardi e soprattutto con materiale umano molto meno disponibile...e forse più interessato..

Anonimo ha detto...

Non credo al quel "più interessato", vedo più un insieme di persone con il comune denominatore dell'essere dentro ad un partito, che non hanno voluto o potuto dire no alla chiamata, perchè di chiamata parliamo, non di spontanea scelta.
Il PD paga il menefreghismo offerto dalla casta ai propri concittadini, spesso il problema è stato anche percepito da alcuni di loro che inermi non hanno potuto contrastare i poteri forti della direzione esterna.

Anonimo ha detto...

L'antifona si era capita anche ai giardini, ma che c'era bisogno di far venire la gente da Siena a spiegarci quali sono i problemi di Pienza? Questo è stato il maifesto della loro sconfitta, non se ne può più di avere gente estranea che muove i fili e decide per noi!
Forza Fabrizio, sindaco di tutti!

Fabio Pellegrini ha detto...

Cari amici riformisti, liberali,cattolici....visto quello che sta succedendo su certa stampa locale vorrei spiegarvi una cosa da vecchio 'giornalista' quale io sono.
Nella palude senese due Comuni che cambiano amministrazione dopo 60 anni sono una notizia ghiotta. Allora che fare? Si dice (un gornale l'ha fatto) un giorno che i nuovi sindaci sono di destra, un giorno che sono di sinistra, un giorno che sono di centro ( usando interviste telefoniche molto confuse e rapide..). Risultato : far litigare amministratori e cittadini, sollevare il 'caso' e quadruplicare la vendita del giornale. Poi nel paese della partitocrazia si deve per forza fare l'esame del sangue politico..e sostanzialmente NON ACCETTARE CHI VINCE ELEZIONI SENZA PADRINI POLITICI. LA LIBERTA' FA PAURA A TUTTI. Poi c'è il trucco del titolo degli articoli. Li fa il caporedattore seguendo la linea politica del quotidiano, spesso in contrasto con ilconenuto delle interviste.
A Pienza sappiamochi siamo, per fortuna...quindi. Lasciate perdere certe provocazioni..che non vale la pena nemmeno smentire.

Antonio Mammana ha detto...

La sera della vittoria ero a vedere la partita di mio figlio contro il Buonconvento. Già il progetto che va avanti da tre anni nel calcio locale mi è sembrato, gioco forza, un pochino profetico. Una squadra di pulcini chiamata Valdorcia, dove tutti i ragazzi che provengono da Pienza, S.Quirico, Castiglione e Campiglia si considerano una sola squadra, amici che giocano con foga per vincere, pieni di autentico fair play tra di loro e con gli avversari. Il calcio come il ping pongo ai tempi di Nixon. Non ho potuto vedere la fine della partita (vinto ai rigori e finale di sabato sera assicurata, invito tutti a venire che è veramente uno spettacolo!)e, sull'ebrezza della notizia avuta da alcuni amici lungo il tragitto, sono arrivato in piazza con uno scatto alla Cipollini, tanta la gioia.
Gioia per un qualcosa che è veramente storico e che verrà ricordato da tutti. Poter dire io c'ero, mi ha fatto sentire un po' vicino a chi era 20 anni a smantellare il muro della vergogna a Berlino. Anche noi tutti siamo chiamati a continuare ad abbattere pezzo pezzo il muro che divide le persone che si chiama ancora: ideologia,la mancanza di rispetto per tutte le aspirazione legittime di ciascuna persona, arroganza, il potere che autorizza a credere di essere sempre e comunque i migliori, l'ignoranza, credere che si possa discutere e farsi un'opinione ascoltando solo le notizie del TG senza leggere un quotidiano, un libro o ascoltare chi ne sa più di noi perchè ha "perso tempo" a studiare.
Il muro più consistente da abbattere è la pretesa, inconscia e spesso mascherata, di giudicare e di marchiare la persona che mi sta vicino senza dargli la possibilità di replicare o di riscattarsi.
Per questo sono felice di stare con delle persone che non hanno messo il cervello nel cassetto. La gioia è stata tanta anche nel vedere persone giovani e mature abbracciarsi e guardarsi negli occhi. Penso che quella dell'8 giugno è solo una delle tante tappe che, come da programma, aspettano di essere corse e vinte. Ho tanta fiducia perchè nel gruppo della Piazza in diversi sanno cosa vuol dire la fatica delle salite in bici... a cominciare da Fabrizio.

Antonio Mammana ha detto...

Chiedo scusa, ma nella rilettura del mio pensiero ho tralasciato di mettere un punto e virgola prima della parola arroganza e ignoranza, con una l di troppo.
Si può non condividere quello che ho espresso, ma se è scritto corretto è più comprensibile.

giampietro colombini ha detto...

Le parole di Antonio ritengo abbiano chiarito il significato della vittoria morale e culturale che c'è dietro le amministrative di Pienza : " ..... il muro più consistente da abbattere è la pretesa, inconscia e spesso mascherata, di giudicare e di marchiare la persona che mi sta vicino senza dargli la possibilità di replicare o di riscattarsi ..." . Chi era presente al momento conclusivo dello spoglio elettorale ha sentito solo l'applauso dei pientini presenti e nessuno "stonava" anzi era esaltante vedere come la fiducia nel futuro sindaco avesse, in un solo colpo, fatto superare incomprensibili ed assurdi pregiudizi politici.
Ognuno si prenda il giusto merito per la vittoria perchè ogni voto appartiene al cuore ed alla coscienza del cittadino che lo ha espresso in libertà e coscienza.
Bravo Antonio e ..... bravo Rino naturalmente (sennò ci rimane male).

Uno dei tanti ha detto...

Ora state tranquilli che faremo del nostro meglio e anche di più. lasciate lavorare tranquillo Fabrizio. Un miracolo lo abbiamo già fatto. Ora ci dedicheremo ai problemi del quotidiano, disinteressatamente e con senso di giustizia. Abbiate fiducia.

Anonimo ha detto...

Io il calcio lo segua e della piazza non c'ho mai visto nessuno ora voglio vedere!!!o lo sapete cosa dovete fare aprite una scuola di ciclisti duri!!!

Anonimo ha detto...
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Anonimo ha detto...

Solo dei politicanti come quelli del pd di pienza invece di fare un' attenta analisi sui motivi della sconfitta offendono, dicono falsità e fanno accuse da denuncia. Parlano sotto le finestre aperte e si fanno sentire ma state molto attenti che le parole sono più gravi di un pugno a volte...se continuate così muore il pd, se seguite la scia della meloni state freschi! Fate lavorare questa novità e tra cinque anni si vedrà; finalmente gente che fa politica per pienza e non per tornaconto personale come è stato finora. Bisogna faticare nella vita non avere il posto dal partito...massa di raccomandati!

Anonimo ha detto...

IL SINDACO HA GIA' CHIAMATO IL ROSSELLINO PER I POSTEGGI O FARA' RESUSCITARE DIRETTAMNTE IL SUO PREDECESSORE ENEA SILVIO PER AIUTARLO? VISTO CHE LA VITTORIA DELLA PIAZZA E' VENUTA DALLE "STELLE" NON GLI SARA' CERTO DIFFICILE.
UN SALUTO, ORA VOGLIAMO I FATTI.

Anonimo ha detto...

Ma quanto sei furbo è??le parole sono più "gravi" di un pugno??e lo vieni a dire te!è lo vieni a dire te...o ma siete proprio di fuori!!!lo sentisti il pellegrini quando la piazza organizzò la merenda hai giardini a microfono aperto?è lo sentisti o no?!e allora visto che sicuramente eri li tieni la bocca chiusa!!

Anonimo ha detto...

voglio fare i complimenti a chi dice che il pd sta solo accusando senza riflettere su i motivi della sconfitta (secondo me stanno riflettendo molto sulle cause della sconfitta), comunque non potete lamentarvi delle accuse, per 10 anni avete messo per strada delle voci sbagliate e offensive nei confronti dell'amministrazione, adesso sul seggiolone ci siete voi e c'è chi vi darà dimostrazione di quanto le chiacchere danno fastidio,e a quanto pare possono far cambiare anche idee politiche... io vi auguro comunque un buon lavoro per Pienza.

Anonimo ha detto...

fai l'elenco per favore ...grazie!!!

Anonimo ha detto...

Ragazzi, ma perchè invece qualcuno non apre un nuovo blog veramente libero, dove poter rendere da qui ai prossimi 5 anni pan per focaccia ai cari amici vittoriosi? le tecniche sono collaudate, ogni cosa anceh positiva da mettere sotto una luce un pò diversa, instillare dubbi, perplessità, trovare un motivo trainante comune a tutti , inventare degli slogan, tipo, amore per pienza, pienza libera o simili e via dicendo, ormai avrete capito, certo era meglio che qualcuno non avesse dormito ritenendosi superiore alle offese, alle mezze verità, confidando forse nel buon senso o forse nel potere dei numeri passati, bon, comunque sia ormai il danno è fatto... abbiamo 5 anni per rompere i marroni, io sarei pan per focaccia, un opposizioni distruttiva come lo è stata la precedente, CHEMAI UNA VOLTA HA DATO MERITO per qualcosa di buono fatto dall'amministrazione, e sinceramente qualcosa di buono ci sarà stato, non mi sembra di vivere in congo, o no????

Anonimo ha detto...

... ora chiedono l'unione, ora che sono loro a sedere sul "trono" bisogna aiutarsi, essere propositivi, prima ogni cosa era buona per spalare merda su pienza, distruggere ad ogni costo, ora invece siamo tutti amici dei fiori, tutti buoni, se li senti si meravigliano pure del clima di tensione nel paese... eppure il blog è la prova di tutto , anni ed anni di critica ininterrotta verso l'amministrazione, vi sfido a trovare un solo post di elogio, uno solo.... e sono tanti ..... ora invece il bene di pienza, e magari dovremmo pure star zitti vero? come cambiano presto gli atteggiamenti....

Anonimo ha detto...

l'idea serabbe buona del blog, ma manca l'ingrediente principale per farlo funzionare, cioe l'isitgatore, il sempre scontento, il distruttivoe mai propositivo che abbassa la testa e dice : bravi questa volta avete ragione voi mi siete garbati, che parla anche delle cose che non sono orgaizzate dai propri amici, . forse da queste elezioni potremo trarre almeno una piccola vittoria tutti a pienza, l'essercelo levato dalle balle almeno dal primo piano (o forse no.....). io per adesso staro alla finestra a guardare, poi se le cose non mi garbano iniziero la mia battaglia per ritornare al passato sempre cercando di fare meglio si intende. un saluto

Anonimo ha detto...

Caro Stefano... anche se ora non ti firmi più, si legge il tuo nome tra le righe...
Ricordo che Fabio parlò dei cent'anni di tuo nonno (vedi post del 7 gennaio)... tanto per fare un esempio...

Anonimo ha detto...

O coso Fabio non ha mai fatto un elogio ad una persona del centro sinistra!no ma figuriamoci doveva scrivere di cacione e gli altri che in bicigletta sono arrivati fino alle sassaie!siete nullità uomini che hanno paura ad esprimere le proprie idee!comunque è bello sentire come dice Cristiana "LIBERTà" ma quale libertà?non avete neanche le palle di firmare i vostri commenti qui nel blog del KAPò!ahahaha...vergogna!

kattivik ha detto...

in bigigretta si scalano le torri!

Gino Bartali ha detto...

Si scrive BICICLETTA ..non è mai troppo tardi ( per imparare a scrivere e per pedalare)

Anonimo ha detto...

Caduto il muro della vergogna, finalmnte all'opposizione gente senza la bava alla bocca.Ne migliore o peggiore degli altri, ma senza cattiveria.