giovedì 28 gennaio 2010

Pienza chiama Puglia ? di Rino Massai

Di per sé quanto accaduto nelle primarie del Partito Democratico in Puglia ha poco a vedere con Pienza, anche se seguendo quegli avvenimenti mi è venuto da pensare che qualcosa in comune ci fosse. Mi è sembrato di rilevarlo non tanto nell’evoluzione specifica dei fatti ma in generale nella vittoria della volontà popolare contro le strategie vuote e velleitarie dei partiti destinati per natura, salvo momenti storici particolari, a vivere con il solo obiettivo di autoconfermarsi, quindi costretti di continuo a cercare soluzioni politiche vincenti, senza la minima preoccupazione se ciò viene fatto in rispetto delle necessità di chi li vota.
Si potrebbe osservare che in fondo accettando le primarie il Partito Democratico si è affidato alla volontà popolare, ma anche aggiungere che in Puglia si è fatto di tutto per non farle e forse si sono fatte con la sicurezza di vincerle.
Nel centro destra il rischio nemmeno si corre in quanto tutto viene deciso da pochi eletti o forse addirittura da uno solo e lì è ancora peggio.
Forse sarò condizionato dalla mia mentalità un po’ anarchica,ma sono convinto che nelle grandi organizzazioni le necessità legate al controllo o la conquista del potere finiscono per soffocare la libertà; ogni scelta non dovrebbe mai essere sottoposta a tale condizionamento, ma fatta esclusivamente valutando la qualità delle persone e dei programmi.
Per questo, trascorsi ormai sette mesi dalla vittoria della lista La Piazza, sono sempre più convinto che soprattutto a livello locale i cittadini devono organizzarsi liberamente e senza pregiudizi per operare nel bene della comunità; a dire la verità vedrei bene le liste civiche anche per le votazioni nazionali.

Rino Massai

10 commenti:

IL MECCANICO ha detto...

Si, concordo con Rino, i partiti assomigliano sempre di più a macchine vecchie, che cosumano tantissimo e rendono poco, inquinano e servono solo a chi le guida.....non reggono il confronto con quelle nuove..ma non si possono ancorae via....Serve una rottamazione?

Anonimo ha detto...

caro Rino e allora come mai vieni a votare per il Pd ? tutte le soluzioni sono valide, basta che la persona si decida da che parte stare... altrimenti rischia di fare confusione.

tic ha detto...

Nela vita si può anche sbagliare...

Anonimo ha detto...

Caro anonimo,nell'attesa che il mondo vada come si vorrebbe,si cerca di partecipare alla vita pubblica,sia a livello locale che nazionale,scegliendo di volta in volta la soluzione meno dolorosa e più oppurtuna per la comunità.
Rino Massai

piazzino ha detto...

Noi della Piazza siamo donne e uomini di buona volontà, non infallibili. Ma neanche telecomandati...

Tessera ha detto...

Pienza manifesti nuovi e tesseramento PD con grafica rinnovata.Solo la grafica però....è rinnovata.Le teste sono le solite.

Anonimo ha detto...

Caro Rino, con il metodo che hai scelto te e parecchi altri, non si sbaglia mai..., ma se credi di cambiare il mondo cosi ' hai voglia ad aspettare, comincio a capire perche' abbiamo perso le elezioni, Auguri.

Anonimo ha detto...

Io invece penso che Rino abbia pienamente ragione e ne condivido il pensiero completamente.
Scusami, caro amico anonimo, cosa intendi per "con il medoto che hai scelto tu e parecchi altri non si sbaglia mai" spiegamelo perchè non riesco a capire.

SVENDOLA ha detto...

Caro Anonimo delle 23.36, se inizi a capire la cosa non può che essere positiva, ma sii un pò più propositivo, qual'è il metodo per cambiare il mondo? Rimaniamo nel nostro piccolo paese, l'Italia, governata adesso dalle pseudo destre e dal Vaticano ed all’opposizione le pseudo sinistre ed il Vaticano, con ancora gli armadi pieni di scheletri chiusi a chiave, dove le uniche categorie tutelate sono quelle politiche. Il vostro PD è nato solamente per cercare di farsi strada all'interno di questo sistema e ritagliarsi una fetta di potere che può garantirgli una bella parte nelle spartizioni e negli accordi sempre e solamente a tutela della logica del clientelismo.
Basta caro mio, non ne possiamo più, noi lavoratori, semplici cittadini e vittime di questo sistema non digeriamo più questa logica, perciò, per non intrigarmi troppo in discorsi politichesi che non mi competono e che non sono neppure in grado di affrontare essendo "terra terra", bravi pugliesi, che hanno sostenuto una persona al di sopra delle parti e che è stata l'unica ad andare controcorrente nell'affermare che l'acqua è pubblica, appligliandosi a quel foglio chiamato costituzione che categorie come le vostre vogliono che sia scritta nei fogli di partita doppia, con un dare ed avere, il cui utile sia solo a vostro clientelare beneficio.

Anonimo ha detto...

Le liste civiche hanno il pregio innato di non lottare contro nessuno,è nella loro natura quello di unire per il bene comune.Si secide comunque da che parte stare quando si conosce quello che viene proposto e chi lo propone,non prima per questioni di potere.