mercoledì 29 dicembre 2010

Corriere di Siena: 'E Vittorio Alfieri si arrabbiò....

PIENZA. Tutta la rabbia di Vittorio Alfieri a Siena.... Nella Casa dei Canonici della Cattedrale di Pienza va in scena il libro antico, l'ultima passione pientina. Una piccola ma importante mostra curata dal Prof. Mario De Gregorio e dal collezionista Paolo Tiezzi, è stata organizzata per le feste in corso e per la gioia degli appassionati visitatori di questi giorni. Si intititola 'Quei bindoli.... dei Pazzini..' invettiva lanciata dal grande poeta contro i celebri stampatori senesi settecenteschi che diffondevano alcune opere sue. Come noto L'Alfieri aveva molti amici a Siena, frequentava la casa Bianchi Bandinelli e non solo e stampava anche dai Pazzini o Pazzini-Carli, come si vede scritto in alcuni elegantissimi volumi. Bravi sì, i Pazzini..ma lenti nel pagare gli scrittori...Tanto che Vittorio Alfieri alla fine si scagliò contro gli stampatori senesi,come ha voluto ricordare Mario De Gregorio, suggerendo questo titolo alla mostra che all' apertura di Santo Stefanoha già avuto successo di pubblico. I libri in esposizione sono tutti editi dagli stampatori senesi e fra questi se ne vedono anche alcuni del poeta citato. La mostra, che è stata organizzata dalla Fabbriceria della Chiesa Cattedrale di Pienza in collaborazione con la Fondazione Musei Senesi che fornisce i sistemi espositivi, fa vedere anche una bella collezione di libri pientini editi 'Prima del Turismo' a partire dall' Unità d'Italia fino al 1962. Cento anni di storia patria. La mostra resta aperta nei giorni prefestivi e festivi fino al 15 gennaio, sarà a disposizione delle scuoledel territorio. Il 15 di gennaio è la data di costituzione a Pienza della Associazione Bibliofili Toscani che avverràcon un convegno sullibro antico. La mostra si può visitare di mattina e di pomeriggio; l'ingresso è libero.
F.P.

3 commenti:

Parini ha detto...

Chissà come fremeva !!

Anonimo ha detto...

La mostra è piccola ma interessante, come sono interessanti i documenti su Pienza, sarebbe belo avere ogni anno qualche cosa che ci riporta al nostro passato.
Va bene il panforte, il cacio e le sbaccellate ma ogni tanto è necessario elevare lo spirito anche con poche cose come nel caso della mostra.
Bravi gli organizzatori.

Amicorum Liber ha detto...

La cultura è cultura, ottimo!!!