martedì 12 aprile 2011

Greenpeace : a Fukshima un mese dopo...

Riceviamo e pubblichiamo volentieri

11 marzo – 11 aprile 2011: Fukushima a un mese dalla catastrofe
In questa pagina News - 11 aprile, 2011

La nostra attenzione su Fukushima non si è abbassata: due squadre di esperti in radiazioni hanno presentato oggi a Tokyo gli ultimi risultati del loro monitoraggio nelle aree al di fuori della zona di evacuazione.

zoom
Gli esperti di Greenpeace misurano il livello di contaminazione nell'area metropolitana di Fukushima.
I livelli di radiazione riscontrati sono sufficienti per esporre le persone nel giro di poche settimane alla dose massima consentita in un anno: 4 microSievert per ora (µS/h) in un parco giochi della città di Fukushima e 2,8 (µS/h) in un santuario della città di Koriyama. Oltre l'80% delle radiazioni in queste aree, come dimostrato dalle analisi del suolo fatte dall'Università di Kyoto, è causata dal Cesio, un materiale nocivo che persiste nell'ambiente per molti anni.

Le nostre squadre di esperti hanno inoltre rilevato livelli di radiazione sopra i limiti ufficiali nelle verdure raccolte nei campi intorno alle città di Fukushima, Koriyama e Minamisoma, e acquistate in un supermercato di Fukushima. Almeno uno dei campioni di verdura potrebbe essere classificato come rifiuto radioattivo.

In seguito alla richiesta di Greenpeace di sgomberare totalmente alcune aree di Iitate e Namie, dove una delle squadre aveva rilevato una diffusa contaminazione da Cesio radioattivo, è arrivato da parte del governo giapponese l’impegno allo sgombero entro un mese delle due città e di parte di Minamisoma. Insieme, anche l’annuncio di allargare la zona di evacuazione a 30 chilometri dalla centrale di Fukushima.

Ma noi chiediamo di più, bisogna estendere i controlli e gli interventi anche ad altre aree fortemente popolate e dove il rischio è la contaminazione a lungo termine. La prossima mossa del governo - annuncia Rianne Teule, esperto di radiazioni di Greenpeace - dovrà essere quella di proteggere più di un milione di persone che vivono nella zona metropolitana di Fukushima e nell’area di Koriyama, dichiarando ufficialmente la zona sotto stato di protezione.

15 commenti:

Il muratore onesto ha detto...

Avete sentito del processo a carico di ditte che nella Casa dello Studente de L'Aquila avevano messo al posto del cemento....materiali scadenti?
Immaginate in Italia una centrale nucleare costruita dalle solite ditte con i soliti appalti...
Perchè dovremmo pensare a qualcosa di diverso? Andiamo a votare Si alla abolizione del nucleare il 12 giugno..così siamo traqnuilli!!!
La mafia del mattone non passerà

Anonimo ha detto...

Cernobille? Duiurenbar?

Verde ha detto...

Io posso anche crepare , soffrire e morire come un cane randagio pestato dalle radiazioni brutali e malvagie, ma i miei figli preferirei che vivessero senza questo incubo e senza l'incubo dei partiti. Questa cosa forse dara' speranza per cambiare questo sistema di consumismo sfrenato. Consumate le passere e gli ugelli invece di consumare le altre cose. Verde

SI' ha detto...

Votare e far votare sì al referendum..Unico modo per sbarrare ilpasso ai partiti radioattivi!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Verde ha detto...

votare si al referendum ed iniziare ad installare pannelli solari, pale eoliche e altro ancora. Adesso ci sono dei pannelli solare inseriti dentro i vetri, praticamente invisibili , da montare nei paesi dove per ottusita' non si puo' mettere i pannelli sopra i tetti perche' inquinano la vista. Pero' le antenne e le parabole ci sono a camionate. Iniziamo a farci sentire in nome dell'ambiente, L'inquinamento visivo e' una bufalata per gli allocchi, togliete tutti i cartelli pubblicitari dalla strada e anche quelli segnaletici , cosi' chi guida nel dubbio decellera! Ancora non basta questa catastrofe? Mangerete ancora il pesce crudo? Cambiamo subito! Verde

Anonimo ha detto...

w le noccioline con i pistacchi al caramello e un bicchiere di grappa al limone. Salute!

Macchia. Tino ha detto...

Concorodo !!!
Cin cin..

Occhio al cibo ha detto...

In Giappone seguitano a raccontare balle. male ballele raccontano anche qui.Occhio al pesce congelato e ai funghi !!!e al pesce in genre che arriva dal Pacifico!!!

SOS ha detto...

chi mangia il pesce giapponese doventa verdolino e coll' occhi a mandula!!!!

SOS ha detto...

chi mangia il pesce giapponese doventa verdolino e coll' occhi a mandula!!!!

Fabio Pellegrini ha detto...

NON ABBASSIAMO LA GUARDIA!!!!!
Diamo vita ad un comitato a favore del referendum antinucleare !!!
Scrivetemi e contattatemi per questo!! fabiopienza@gmail.com

Anonimo ha detto...

pistacchi al caramello..Dove si trovano?La grappa al limone?Buona!!!!La vorrei assaggiare!!

NO NUKE!!! ha detto...

Scherziamo pure ma ricordiamo che il Berluska la centrale nuke la vole fare a Follonica e a Montalto...dove cisanno noi le case al mare!!!!!

Katti. Ivo ha detto...

Così ci metterete i tunisini!!!!

Anonimo ha detto...

"Acquisire ulteriori evidenze scientifiche". Con queste motivazioni il governo ha di fatto bloccato il progetto delle centrali nucleari. Fino a un mese fa il ritorno all'atomo era considerato un baluardo dell'esecutivo. Poi Fukushima ha cambiato le carte in tavola. Sì, perché i riflettori dei media si sono inevitabilmente accesi sul tema e l'opinione pubblica si è dimostrata interessata (e divisa). Insomma, ci sono le condizioni ideali per una larga partecipazione al referendum del 12 giugno: proprio ciò che il governo vuole evitare. Non solo perché se il quorum venisse raggiunto sarebbe probabile la vittoria del "sì". Il principale motivo di tensione per la maggioranza è un altro quesito referendario, quello che chiede di abrogare il legittimo impedimento. Un pronunciamento degli italiani su questo tema (e una vittoria del sì), sarebbe una bocciatura senza appello per il premier. L'urgenza diventa quindi quella di disinnescare la consultazione referendaria, eliminando l'appuntamento del 12 giugno. La rinuncia a portare avanti le norme sulla realizzazione di impianti in Italia sostituisce la moratoria già prevista per il 2013 ed è stata inserita come emendamento all’articolo 5 del decreto legge Omnibus, ora in esame al Senato. L’emendamento è stato presentato direttamente in Aula in mattinata