lunedì 20 giugno 2011

CORRIERE DI SIENA : Diliberto e Barzanti al convegno e alla mostra cateriniana

PIENZA. Pienza Città Unesco festeggerà i 150 anni dell 'Unità d'Italia con una mostra stagionale di stampe rare e libri antichi cateriniani ( dal 25 giugno al 25 settembre) nel nome di Caterina Benincasa, senese, Patrona d'Italia, canonizzata da Pio II, fondatore di Pienza.
L'iniziativa è organizzata dalla Associazione Biblofila Toscana presidente Paolo Tiezzi, ideata dal socio onorario Oliviero Diliberto, curata da Mario De Gregorio e Ettore Pellegrini, con il patrocinio del Comune di Pienza. Aprirà il 25 giugno e per un mese sarà allestita nella Casa dei Canonici in collaborazione con la Fabbriceria della Cattedrale di Pienza.. Collaborano il proff. Paolo Nardi , e Gianni Resti della Fondazione Museale senese con l'Accademia degli Intronati di Siena che esporrà rarissimi incunaboli sul tema cateriniano con l'intevento di Roberto Barzanti e di uno studioso padre domenicano. Caterina Benincasa ha sempre rappresentato a Siena e nel suo territorio la passione religiosa e civile, la dignità della donna e dell'impegno politico a favore della pace, l'unità nazionale e il sentimento popolare dell'italianità. Studiosi al lavoro per questa importante mostra. Niente di meglio che ripercorrere l'impegno cateriniano con la riscoperta della editoria religiosa e laica antica, delle stampe d'epoca,degli ex voto, dei ricordi del cammino della Santa di Fontebranda a favore dell'Italia. Pio II la volle canonizzare, a Bagno Vignoni stete spesso con la sua famiglia da bambina, alla Rocca d'Orcia visse per alcuni periodi, ospite di Agnolo Salimbeni. Caterina fu a Corsignano, futura Pienza, con la sua 'brigata domenicana' 38 anni prima della nascita di PIo II, che avrebbe avviato il suo culto. Venne a Corsignano per comvincere alla pace Giovanni Acuto accampato a svernare lungo il fiume Tuoma con i suoi soldati. La santa di Fontebranda alloggiò anche a S. Quirico dai padri domenicani. Aveva più o meno trent'anni e una fama già grande. Se poi è stata eletta Patrona d'Italia, le ragioni furono a suo tempo tante e unanimemente riconosciute, ma una di queste suggerisce alla Associazione Bibliofila Toscana con sede a Pienza di celebrare i 150 anni di Unità anche nel suo nome, perchè nel territorio senese Caterina è sinonimo di italianità. Dopo la mostra di Montepulciano ecco la volta di Pienza, la Città Ideale di Leon Battista Alberti e del Rossellino. A Pienza, dunque, bibliofili toscani e italiani uniti nel nome di Caterina e d'Italia, centocinquanta anni dopo, mentre in Comune si espone la bandiera delle Cinque giornate di Milano che sventolò sulle barricate a Porta Comasina .
Fabio Pellegrini

13 commenti:

Anonimo ha detto...

quante parole per questo evento.

Anonimo ha detto...

L'iniziativa mi sembra interessante, non costa niente è sotto casa quindi io ci vado poi vi farò sapere.

Anonimo ha detto...

o vacci e poi facce sape'!

Anonimo ha detto...

io non ci capisco niente e mi annoiano da morirre queste iniziative pallose, preferisco restare al bar a giocare. Io sono ignorante!

lociaio ha detto...

Anch'io sono ignorante ma apprezzo, al bar un ci vengo cmq a giocà. Nella mia ignoranza andrò a visitre la mostra e se anche l'1% mi rimane in zucca, è tutto di guadagnato, mentre stà a aspettà chi mette la primiera mi deprimerebbe molto di più. Io ammiro e invidio chi riesce a fare e gestire queste iniziative, senz'altro più di quelle del locio in umido che soddisfano solo pochi altri loci

Anonimo ha detto...

o lociaio , vacci e divertiti, io ho espresso il mio e non ti ho mica offeso o criticato, io aspetto la primiera e gioco al tavolino insieme a i miei conoscenti e mi diverto, parlo , bevo e smadonno, mi sento bene di essere ignorante e non scrivo per leccare!!! se una cosa mi piace ve lo scrivo, ma questa mi lascia indifferente perche' un ci capisco niente e preferisco esse al barre. Vai anche a baciare le pile dopo che ti rinsaviranno un poichino.senza rancore lecchino, se viene al barre ti facciamo giocare insieme a noi, quando vuoi puoi venire.

pace ha detto...

non discutete, lociaio vai al bar che e' la cultura della nostra comunita' e te barista giocatore vai alla mostra che non morde. Bevete una cosa insieme e fate la pace, ok?

Anonimo ha detto...

la pace con lociaio lecchino non la faccio.

Anonimo ha detto...

Ci sei o ci fai? Chi ti ha offeso? Sei un amante della festa dei loci e l'offesa è averti dato del locio? Stasera bevi la camomilla che male non ti fa! Io della mia ignoranza non me ne vergogno ma neppure ne vado fiero.

Anonimo ha detto...

ti perdono lociaio e mi mangio un lecca lecca .

prof. Archimede. ha detto...

A Pienza ci deve essere spazio per tutti e richiamare il turismo popolare, quello gastronomico, quello della cultura. Il successo di Pienza sta qui : c'è tutto per tutti. ma non ha senso fare gli aristocratici, come fare gli intolleranti. Se abbiamo questo capitale...non possiamo fare finta di niente e dobbiamo anche stare all'altezza. O no?

Anonimo ha detto...

No!

Anonimo ha detto...

I lecca lecca sono buoni, ma costano milioni, ho comprato un lecca lecca bigusto, cacao e panna, buonooo