lunedì 13 febbraio 2012

La sinistra senza idee si affida a Monti. Di Rino Massai

Riceviamo e volentieri pubblichiamo. Crisi e fallimento della politica sono le questioni ricorrenti di questo periodo;esperti e comuni cittadini si interrogano sulla natura di certi fenomeni spiegandoli secondo il proprio punto di vista nel contesto della storia degli ultimi venti anni. Personalmente ho considerato i recenti accadimenti,governo tecnico compreso,la consacrazione ufficiale della fine della democrazia,ma anche un’ utile dimostrazione di quanto la politica sia ambigua e adatti il proprio pensiero alle circostanze. I cittadini non possono essere che delusi da quanto è successo in Parlamento in particolar modo quelli del PD che hanno visto il partito cambiare bruscamente rotta,accettare riforme che andavano contro la propria storia e gli interessi dei suoi sostenitori,comunque appoggiare soluzioni che tendevano a risolvere la crisi spremendo per prime le categorie meno abbiente. Il Governo Monti fa comunque il suo lavoro,seguendo la mentalità di chi lo compone e proponendo le soluzioni che desidera il mercato,che consigliano le Banche o la Finanza,si può dire che è coerente. A sinistra invece non c’è un’ idea,una proposta innovativa o in linea con la qualità della propria storia; ci si affianca a soluzioni che spolpano i lavoratori,si applaude al liberismo economico,ci si attacca ad un misero “rimboccarsi le maniche”. Si dice che certi paesi come l’Italia e la Grecia sono in crisi perchè hanno speso oltre le loro possibilità,ma chi lo ha fatto,coloro che hanno lavorato onestamente sopravvivendo con il loro magro stipendio o con una pensione da fame ? Forse è giunto il momento di disintossicarci dalla politica,liberarci dai vincoli della tradizione,valutare la qualità di un proposta non tanto per il colore politico di riferimento ma per ciò che prospetta,forse auspicare governi tecnici ma a garanzia dei deboli,spero proprio che le nuove generazioni avvertano questa necessità,siano capaci di cambiamenti radicali. Intanto a Pienza tutto tace,il PD non può che ringraziare La Piazza,almeno ha un motivo per esistere.

15 commenti:

Gio'Mast. ha detto...

La sinistra si affida a MOnti? Come la Destra, mi pare.

nando ha detto...

28 anni, sogno di andare all'estero perche' qui sono schifito. Se la fortuna mi assiste quest'estate conoscero' una stranierina , bella o brutta non mi interessa purche' possa andare con lei per iniziare una nuova vita. Rino e' tardi per prendere i fucili , non ho mai sparato e mai lo faro', paesi piu' civili, dove il lavoro c'e' sono dietro il confine. La mia valigia e' il mio portatile, leggera, veloce da fare.

Anonimo ha detto...

Si era arrivati a non poter più realizzare nulla, il conflitto era continuo e su tutti i fronti.
La meta non era più il bene comune ma il confronto personale fra leader e fazioni(partiti). Il presidente del consiglio era sceso a patti con troppi per mantenere una benchè precaria fisionomia. Non c'era nulla di potente in lui, nessun idealismo. Monti sta un gradino sopra tutti i partiti, non pensa esattamente all'italia ma ad un'Italia europea.Adesso i "partiti" sono i leader degli altri paesi della comunità. Credo sia in corso una grande semplificazione e anche una potente perdita di significati e contenuti.Il "popolo" ha il "potere" di internet per riconoscersi e scegliersi, dare forma alle proprie idee. Difficile scegliere un leader, ciascuno lo è di se stesso piuttosto.

Anonimo ha detto...

A me pare che l'egoismo regoli tutto. Nel nostro piccolo come ovunque.

Anonimo ha detto...

Caro prof. Rino, non abbiamo più fiducia in niente e in nessuno.
Sembra che l'unica strada sia quella di compiere un gesto plateale..Un grande sacrificio, qualcuno che s'immola per riconquistare la nostra fiducia. E nessuno ha voglia di farlo. Monti accotenta un po' tutti e soprattutto evita il confronto diretto con la gente che non ha più fiducia in nessuno. Lei crede in qualcosa o qualcuno?

jonny ha detto...

Tutti i partiti si sono prostituiti per stare al potere, B ha comprato grazie ai soldi e 'l poro Prodi pur di governare risicatamente e appeso a un filo fece Mastella ministro della giustizia. Cose da teatrino, la legge elettorale, il conflitto di interessi, una svegliata alla giustizia che è lenta come un bradipo, una chiusura di rubinetti alle banche che lavorano a tassi usurai perchè hanno dilapidato i nostri risparmi e ora Monti che continua a fare gli interessi delle lobby e non dei cittadini.
Non mi auguro gesta plateali, ma mi auguro che chi ormai è lesso esca dai giochi e che una nuova responsabilità politica venga davvero dal basso, dalla base, che siamo noi.

Anonimo ha detto...

Partiti, lo schifo è infinito!! Suicidatevi, grazie!!

viva il nuovo ha detto...

auspichiamo anche noi una presa di posizione delle nuove generazioni...ma la vediamo dura...forse e' necessario un altro passaggio prima, cioe l'estinzione politica di tutti i vecchi tromboni che ancora si sentono autorizzati a pontificare con idee da 68 ma puntualmente a ogni tornata elettorale non raccolgono il consenso ellettorale nemmeno dai propri familiari... cominciamo da qui...

perepè ha detto...

L'unico vecchio trombone candidato era il Serafini....diciamo trombetta stonata...perepè perepè vienite nell'Amiata insieme a mè !!!perepè perepè...Pd PD Dc Dc Olè olè Bella musica e bel successo!!!

Anonimo ha detto...

Poi c'è lo Sgramma che sona il piffero del Partito! Ri DI CO LO !!!!!

Anonimo ha detto...

ripeto, via i vecchi tromboni senza idee e senza consenzo...

Anonimo ha detto...

ops, consenso

Stalino ha detto...

vo' mette il Partito d'una volta e questi quattro stronzi di ora che rubano la corrente!!!

Anonimo ha detto...

sempre meglio dei vecchi tromboni che rubano il lavoro ai giovani disoccupati, vergogna.

Pientina per scelta ha detto...

Caro Professore,
l'analisi della attuale situazione, che con tanta amarezza ci hai esposto, ritengo che abbia spinto tutti i lettori ad una riflessione e comunque ad interrogarsi sulle possibilità future della nostra società.
Accolgo con piacere l'invito alla discussione nella consapevolezza che l'espressione dei propri convincimenti, che potranno essere giusti per alcuni ed errati per altri, sia comunque una ricchezza per tutti.
Penso che il tuo articolo possa essere considerato il modo più appropriato per dare inizio a quei "cambiamenti radicali" auspicati.
Le tue parole, infatti, sono state un invito a riflettere, a fermarsi, a ragonare sugli eventi che ogni giorno ci travolgono e di fronte ai quali ci sentiamo totalmente impotenti.
Purtroppo oggi - e non mi riferisco soltanto ai giovani - manca nelle persone la capacità di maturare propri ed autonomi convicimenti. E' venuta meno quella forza interiore , quella coscienza di sè che costituiscono i presupposti per affermare all'esterno, con consapevolezza, i propri ideali ed obiettivi di vita sia sociali che politici.
Forse, il percorso da seguire per la costruzione di una società diversa da quella attuale è quello che riparte dalle persone. E' necessario sollecitarle, in relazione alla realtà che le circonda, a maturare proprie riflessioni, ragionamenti e nuove idee: l'impegno serio nel cambiamento della società ne sarà una naturale conseguenza.