mercoledì 16 maggio 2012

MPS, situazione in bilico

ROMA, 16 MAG - La trimestrale  del Monte dei Paschi di Siena e' stata ''una trimestrale da lavori in corso'':  ha dichiarato l'amministratore delegato del Gruppo Fabrizio Viola  spiegando che ''ci sono ancora molte cose da fare, in alcuni casi complesse, che necessitano di lavoro e tempo e anche se il tempo e' tiranno cercheremo di farle il piu' presto possibile''. Questo lavoro dovrebbe finire entro questo trimestre. La stampa parla di 54,4 milioni che riportano la banca a fare utili. Ma opinioni  divergenti in merito fanno notare che rispetto al l'anno scorso nello stesso periodo, la trimestrale perde il 61 %...Ieri l'agenzia di rating Moody'ha declassato la banca MPS insieme ad altri 25 istituti italiani. MPS è oggi clasificata Baa3 cioè quasi al livello speculativo, abbassando di 4 gradini il giudizio di solvibilità. Giudizio giudicato 'severo', ma che non racconta di un buono stato di salute della banca.






5 commenti:

Fedro S. ha detto...

Ce l'hanno fatta i compagni a metterlo in ginocchio? pare di sì.

R. ha detto...

Report ha mille ragioni, come quando criticava la destra e la mafia e in questo mostra serietà da venedere, se ci siete caduti vuol dire che siete responsabili di qualcosa!!!

Anonimo ha detto...

eccome!

Anonimo ha detto...

Dal blog FRATELLO ILLUMINATO

Leggiamo con sconforto sul giornale che è in corso una polemica fra le Officine Democratiche (che non si sa cosa voglia dire) e Andrea Manciulli, segretario del PD regionale a proposito di un intervento in Palazzo Vecchio di Pietro Ichino. La sciagurata battuta di Manciulli (“mi chiedo se siano mai entrati in un’officina vera”) ha scatenato l’ironia di costoro che hanno replicato invitandolo ad andare a parlare delle sue esperienze lavorative. Beh. Non c’è bisogno. Ve le raccontiamo noi. Il Manciulli, piombinese, il Richelieu di Salivoli e Calamoresca, nasce come costola politica di Mussi cui fa da luogotenente finché Mussi e Salvi (altro stiglianese da corsa) decidono di non aderire all’Ulivo e di fare strada per conto proprio. Non appena conquista qualche posticino politico comunale, dopo una gloriosa laurea in storia sulla storia della cucina (non sull’Athenaion politeia, sul pollo alle mandorle quindi) comincia a comportarsi da compagno satrapo e fra una festa dell’unità e l’altra, schiaffa subito l’allora fidanzatina francese nella gestione del parco archeologico di Baratti (tanto per fare un esempio). Quindi conquista via via posizioni e quindi si trasferisce a Firenze a cariche sempre più alte. Totalone di giorni di lavoro in vita sua = zero tondo tondo. Ma non è il solo capoccia piddino in regione ad avere queste caratteristiche. Prendiamo ad esempio il Montesquieu di Pontedera (anzi di Bientina) Enrico Rossi. Laureato in filosofia con una tesi in tedesco su Sein und Zeit di Heidegger … Gnamo si scherza!!!! Con una tesi sulla famosissima (????????) filosofa ungherese Agnes Heller (se le è lette nel testo ungherese le opere vero? Uauauauauauauaua!!!!) collabora con la redazione del Tirreno (sic! Quel famoso giornale che titolava, per esempio, “Uomo ucciso da un albero” in occasione di un incidente sull’Aurelia) per passare subitissimo a fare il sindaco di Pontedera. Poi assessore alla sanità e ora governatore con tanto di ASL in subbuglio una perché era diretta dalla moglie (tosto avvicinata a Firenze con prestigioso incarico di presidente della Camera di commercio) e l’altra, quella di Massa, commissariata non per 270 milioni di buco (come dice Wikipedia), ma per almeno 480 milioni (dei contribuenti com’è ovvio). Totalone dei giorni di lavoro = sì e no venti.
Ora questi due scienziati sono venuti a sostegno a Siena di un altro lavoratore indefesso, il chianino Ceccuzzi il quale, in aggiunta al fatto che è un funzionario di partito, caratteristica che condivide con gli altri due, non si è nemmeno laureato su Eva Henger, no come si chiama? Agnes Heller. Ora noi ci chiediamo: ma con che faccia questi si presentano a sdottorare a Siena senza, in anni, aver detto una parola sui seguenti punti all’ordine del giorno:
1) La gestione PD dell’Università di Siena ha causato un disastro senza precedenti;
2) da questa gente non si è sentita una parola di solidarietà né per i lavoratori dell’Ateneo né per quelli della Banca;
3) Banca che, unitamente alla Fondazione, è stata completamente distrutta (sempre dal PD) ed ora ceduta a piddiini ancora più grossi e famelici di questi che se la stanno già portando via agli ordini di baffino D’Alema;
4) per naturale conseguenza il Comune di Siena è alla canna del gas così come lo è la Provincia (cui mancano 50 milioni di euri, non uno, 50) ;
5) Provincia peraltro governata da un fantasma e coinvolta in vari scandali tipo incarichi a Silvia Viviani, Tommy Stufano che sbirilla le macchine a Pian dei Mantellini, concorsi fatti a cazzo di cane e cinghialate notturne con più di uno spunto di illegalità. Si potrebbe dire: ottimo e abbondante.
Perciò avremmo un consiglio per i due letterati Manciulli e Rossi. Fate una cosa: tornatevene alle rispettive patrie natie in modo che uno possa assaggiare un po’ di catena di montaggio alla Piaggio (finché esiste perché si stanno mangiando anche quella) e l’altro un po’ di altoforno piombinese con 17.000 gradi al paiolo della loppa. Dopodiché un po’ di cassa integrazione e via così.
Ma un po’ di vergogna no, eh?

fratello mai affino ha detto...

Il PD Locale ha voluto queste situazioni,x locale intendo toscano. E'da queste teorie che il Ser ha appreso la fiducia e la forza di "scendere in campo" ed iniziare la sua scalata, forse averlo avuto a battesimo qui era un onore per Pienza e i pientini (questo avranno detto ai delegati in federazione) per giustificare i metodi antidemocratici imposti palesi anche ai piu` inesperti... da Pienza e` iniziato qualcosa!