sabato 23 giugno 2012

Pescecani in azione: i fondi pensione. di Beppe Grillo.

"La previdenza integrativa andrebbe evitata. Però vi sono rimasti incastrati 5,5 milioni di italiani. Due milioni di lavoratori aderiscono ai fondi pensione negoziali dove il loro TFR è finito in modo irrimediabile (chi ha ancora il TFR se lo tenga stretto!). Ogni modifica della normativa è fondamentale per i poveracci in trappola. In questi giorni è in corso una pubblica consultazione da parte del Tesoro (ignota ai più, ndr) sul nuovo regolamento sui fondi pensione scritto su misura per l'industria parassitaria del risparmio gestito. Cosa che non stupisce, essendo stato elaborato col ministro del Lavoro. La stessa Elsa Fornero che ai tempi della sciagurata riforma del TFR del 2007 spronava ad aderire ai fondi pensione perché "Bisogna pure aver fiducia!".
Veniamo al dunque. Cosa non va nel nuovo schema? Parecchio:
- Le quote di fondi comuni sono equiparate alle azioni, titoli di stato, obbligazioni ecc. quotati
- Il 100% del patrimonio del fondo pensione può essere subappaltato a fondi comuni e simili
- Direttamente o indirettamente, il 37% del fondo può finire in titoli non quotati
- Il 20% può essere messo in fondi speculativi (hedge) o chiusi
Nella relazione introduttiva è detto "dovrà essere prevalente l'investimento in strumenti negoziati nei mercati regolamentati", in parole povere in titoli quotati o simili. Sarebbe qualcosa, se non fosse calpestata dall'art. 5 comma 1 dello schema di regolamento. Scopriamo che i fondi comuni e simili, ovvero gli Organismi d'Investimento Collettivo del Risparmio, OICR, si considerano strumenti finanziari negoziati nei mercati regolamentati. Siamo pazzi?
Un OICR è un fondo comune, o una Sicav, dove il gestore può fare i suoi porci comodi comprando e vendendo titoli senza che l'aderente al fondo pensione possa sapere cosa ha combinato. I fondi comuni sono scatole nere. La norma è fatta per permettere ai gestori di saccheggiare il fondo pensione. Addirittura il 100% del fondo pensione può essere messo in fondi comuni. Gli amministratori del fondo subappaltano, come di regola, la gestione a una o più società (Eurizon, Pioneer, Unipol ecc.) e queste a loro volta la sub-subappaltano a fondi comuni. Bella roba! L'assenza di trasparenza, con i rischi conseguenti, diventa la regola per i risparmi dei lavoratori italiani, intrappolati nei fondi pensione. L'investitore prudente sceglie titoli quotati, perché così può venderli abbastanza facilmente, se ne ha bisogno o quando vuole cambiare investimento. Cosa prevede invece lo schema di regolamento? Si possono investire fino al 30% in titoli non quotati (art. 5 comma 1) e addirittura non negoziati in mercati regolamentati, quali sono in Italia la Borsa o EuroTlx. Non basta, perché il rimanente 70% può essere in fondi comuni che possono avere in pancia un 10% di titoli non quotati. Così il 37% del fondo pensione può essere in roba non quotata, dal valore nebuloso e dal realizzo difficile o impossibile. Il fondo può mettere un 20% in fondi alternativi o chiusi (art. 5 comma 4f). I primi sono più noti come fondi "hedge", sul cui rischio non è il caso di dilungarsi. I secondi, strumenti finanziari da cui non si può uscire.
Questa è la previdenza integrativa che piace ai sindacati concertativi e alle associazioni padronali. Lo schema di regolamento ha riscosso applausi dai giornali specializzati nell'appoggio all'industria finanziaria: Sole 24 Ore, Milano Finanza ecc. Ci si sarebbe aspettati proteste da parte delle associazioni di consumatori. Invece niente. Ho telefonato al Tesoro e una funzionaria mi ha risposto con competenza e gentilezza. Mi è venuto da chiederle se riceveva molte telefonate, essendo già metà giugno. La risposta è stata: "No, in effetti lei è il primo

6 commenti:

Anonimo ha detto...

SEttimo : rubate un pò meno!!

Res ha detto...

Tutti d'accordo, vergogna!!!

Anonimo ha detto...

Ma bravi bravi...ve la dò io la pensioncina!!

Impiegato in Azienda Privata ha detto...

Usurpati i diritti dei lavoratori. Con che faccia oggi continuano a volere il nostro voto. Per far gadagnare ed avere liquidità alle strutture pseudo-politiche non hanno esitato a mettere sul lastrico milioni di lavoratori. Tutti complici, a partire dal PDL (che comunque storicamente è dalla parte dei padroni) fino al PD che con Unipol e MPS giocavano e mettevano a sedere tanti amici ed amici degli amici, passando per i sindacati, che non hanno mosso paglia per evitare le catastrofi finanziarie nelle quali ci troviamo.
Il mio TFR fortunatamente l'ho trattenuto in azienda, da quel padrone che a volte mi sfrutta, ma che sono sicuro che quando e se arriverà il momento, mi darà ciò che mi spetta, ed al quale ho visto fare dei gesti davvero drammatici pur di rimanere a galla e pagare a noi tutti quel misero stipendio (con i relativi compensi di tasse che sono circa la metà di quello che viene a noi).
La delusione è sempre maggiore, quale futuro per me e per i miei figli?

Anonimo ha detto...

i sindacati.... un'illusione per i popoli come le religioni

Anonimo ha detto...

PD +/- L FANNO PER IL POPOLO! Skifosi