giovedì 2 agosto 2012

CORRIERE DI SIENA: morire d'amore nel secolo XV

PIENZA. Morire d'amore a Siena; settanta edizioni europee, un successo senza precedenti. Accadde 5 secoli fa. Il grande bestseller umanistico in esposizione a Pienza, sia nella tripla versione dell'incunabolo, che della cinquecentina, nella Mostra 'De Reditu' (Palazzo Piccolomini-Cripta del Duomo) organizzata dal Comune di Pienza e dalla Società Bibliografica Toscana, curata da Mario De Gregorio e Enzo Mecacci.. Due secoli di stampe ripetute dell'opera letta in tutta Europa, che rese famose le belle donne senesi. Enea Silvio Piccolomini narratore di erotismo quattrocentesco.Ovvero un amore senese del Quattrocento finito in tragedia, la storia di Eurialo cavaliere tedesco al seguito di Sigismondo imperatore in visita a Siena e Lucreazia, avvenente dama senese perduta nell'amore per il cavaliere teutonico.La celebre storia dei due amanti ambientata a Siena durante il passaggio dell'imperatore Sigismondo (1432) fu redatta da Enra Silvio futuro Pio II , nel 1444: composta sotto forma di lettera indirizzata a Mariano Sozzini, insigne giurista e maestro dell'autore, l'Historia rappresenta un fortunato connubio fra una concezione patetico'amorosa di derivazione boccaccesca e la tradizione dell' exemplum inserito all'interno di un trattato umanistico. L'Historia fu stampata a Colonia per la prima volta nel 1468 da Ulrich Zell; in seguito fu pubblicata a Roma nel 1476. Tuttavia, l'edizione più conosciuta è senza dubbio quella uscita nel 1483 a Venezia, presso Stagnino. La diffusione della novella fu immediata, grazie all'argomento di carattere amoroso e alla notorietà del pontefice'letterato: trenta sono le edizioni uscite fra il 1483 e il 1500, più di quaranta quelle apparse nel secolo decimosesto. Le opere amorose di Enea Silvio Piccolomini divenuto papa Pio II, sono note, dalla 'Cinthia' alla commedia gloliardica erotica 'Crysis' rappresentata a Pienza in piazza nel 1973 da un gruppo di giovani sessantottini locali, sui quali fu ribadita la scominica per questo motivo dal vescovo di Pienza di allora, al 'De Remedio Amoris'. Opere che Pio II fu costretto a ripudiare una volta salito al soglio di Pietro, ma che non cessarono di affascinare i lettori colti europei e soprattutto gli stampatori di allora, che videro un vero affare commerciale nel mercato di lettori del libro stampato a caratteri mobili. Non per caso Pio II fu amico dei Gutemberg. Lucrezia dama senese morì di dolore e pare si tratti di storia vera, perchè dopo un folle amore vissuto a discapito del nobile consorte, non potè seguire Eurialo, fedele e incrollabile davanti alla ragione di stato e preferì restare fedele a Sigismondo imperatore sguendolo nei suoi viaggi.. La dama senese invece non accettò compromessi e si perse per sempre. A Pienza numerose celebri edizione del bestseller del Quattrocento sono in mostra a pIenza e il successo è grande.

3 commenti:

Pollodoro ha detto...

Forza ragazzi, l'amore è una cosa meravigliosa. Specie se proibito, vietato, irregolare, contro natura e contro legge !! Iaho!!!Trasgrediamo a tutta manetta!!!

Anonimo ha detto...

Bravo il PIccolomini.. anche da minatore scriveva?

Anonimo ha detto...

Si ma co la carbonella