mercoledì 20 marzo 2013

'Dinamiche identitarie' ovvero la 'patria locale' di Lucia Carle

Lucia Carle, storica e antropologa ha abitato lungamente a Montalcino, dove ha tenuto il convegno internazionale  'Situazioni d'assedio' molti anni fa, ha scritto sulla 'patria locale' ilcinese, condotto indagini per conto della Università Europea. Oggi lavora alla Facoltà di Architettura dell'Università di Firenze e a Parigi all'Ecole des autes  Etudes en Sciences Sociales'. 'Dinamiche identitarie'  è uscito presso la casa editrice 'Firenze University Press' e reca in allegato uno studio di Carlo Dottor. Il lavoro di Lucia  Carle parla di noi...del nostro sentimento di appartenenza alle 'nostre' piccole 'patrie locali', un legame antico col territorio che è il pregio, ma forse anche il limite..di tante piccole comunità. Nel 1985 l'indagine di Lucia Carle  toccò anche comuni come Fiesole, Pontremoli, San Gimignano,Montalcino e anche la Val d'Orcia. Il nuovo volume di Lucia Carle spiega in 374 pagine perchè ' tutti sentiamo di appartenere ad un territorio, ma non tutti gli interventi producono effetti che soddisfano le aspettative che nutriamo per esso o rafforzano questo sentimento di appartenenza. Intervenire non è semplice, nè si può improvvisare...Questo insieme evolve in un percorso secolare, costituendo il modello sociale: elemento chiave  che ci consente di comprendere l'evoluzione delle società e i loro rapporti col territorio'. Lucia Carle  ha messo a punto una metodologia interdisciplinare applicata in  ricerche ideate e dirette i Italia, Fancia e Spagna, coniugando aspetto scientifico e ricercerche sul territorio. Nel volume si trova l'analisi del processo storico e  delle dinamiche finalizzate ad un intervento concreto. Un lavoro che tutti gli amministratori locali dovrebbero conoscere, che affronta la problemtica in una prospettiva storica e antropologica ad un tempo. Un lavoro prezioso,
'Dinamiche identitarie' è una indagine che ci aiuta a capire chi siamo, nel territorio che ci è più caro.

6 commenti:

Velio Neri ha detto...

Veramente interessante

Menico ha detto...

La patria locale è quello che resta di buono nell'italia dei partiti ladri e mafiosi

Pluto ha detto...

Meglio la patria locale che nazionale!

Pluto ha detto...

Meglio la patria locale che nazionale!

Paolo T. ha detto...

Noi abitiamo in piccoli comuni molto antichi e da sempre non si sa maai nemmeno quello che succede a 10 chilometri da qui. A Pienza nessuno sa che succede a Monticchiello e nemmeno a SAn Quirico. E neanche ce ne frega niente, perchè siamo così, solo la nostra comunità conta, quell'altra..è un altra cosa. Ogni alleanza fra Comuni dettata dalla politica è sempre fallita. Poi c'è sempre quello più furbo che frega queli più piccini. La patria locale siamo noi e siamo così e sempre sarà così. Nonn è meglio di quelli che nemmeno sanno dove stanno di casa?

Maria ha detto...

In Italia le piccole comunità hanno la fiducia della gente perchè possono controllare tutto da vicino e possono anche dare due stiaffi al sindaco se un funziona. A livello nazionale invece è tutta mafia o quasi e ruberie e i partiti sanno solo fare interessi di famiglia.