sabato 10 agosto 2013

Mancini: Antonveneta? Io non sapevo nulla..

Ma allora che ci stava a fare lì ?

3 commenti:

Anonimo ha detto...

A dare il grano

Anonimo ha detto...

Scajola 2, l'invidia!

Pietra Serena ha detto...



IENA. “Noi abbiamo fatto molto per questo territorio”.

“Non siamo burattini.....Siamo stati ingannati”

Questi alcuni dei più sorprendenti passaggi dell'incredibile e censurabile discorso di commiato del Presidente della Fondazione MPS Gabriello Mancini. In effetti hanno fatto veramente cose straordinarie, peccato tutte in negativo.

In soli dieci anni sono riusciti a distruggere tutte le ricchezze che questo territorio era riuscito ad accumulare in secoli di gloriosa storia, grazie all'impegno di Senesi onesti e capaci; un patrimonio incalcolabile che solo la scarsa capacità e l'obbedienza al distorto sistema dei partiti di un manipolo di persone poteva dilapidare con tale leggerezza. Un'obbedienza cieca ed irrazionale che lo stesso Mancini ha candidamente confessato nella stessa conferenza stampa; rimaniamo veramente stupiti di come certe persone non si rendono conto di quello che dicono, e soprattutto di quello che hanno fatto. Avere agito con questa logica e con questa poca accortezza costerà lacrime e sangue al territorio Senese e alle future generazioni, ma di questo nessuno ne parla. Avere portato la Fondazione MPS nei debiti e averla costretta a non erogare utili al territorio per non si sa quanto tempo è un atto di una gravità assoluta e necessita di quell'immediata azione di responsabilità richiesta in Consiglio Comunale da una parte della minoranza, ma sulla quale una parte della maggioranza sembra voler prendere tempo o addirittura mettere in atto l'ennesimo condono, senza il minimo rispetto verso la forte richiesta di verità da parte di tutta la Comunità.

Ci sono responsabilità ben evidenti che il Presidente Mancini vorrebbe oggi scaricare solo su altri soggetti, addirittura ritenendosi ingannato; una tesi insostenibile in quanto la Fondazione MPS è rimasta del tutto indifferente al fatto che ripetutamente più voci, anche nelle varie Assemblee dei soci della Banca MPS, si siano levate a dimostrare l’assoluta perniciosità delle scelte gestionali della Banca stessa, chiedendo alla Fondazione MPS, come socio di riferimento e come Ente che aveva il dovere di tutelare il territorio, di non avallare l'operato di quelli che per anni sono stati i loro “compagni di giochi”, e che ora vorrebbe scaricare, pur senza mai nominarli. Come è possibile che siano stati ingannati i vertici della Fondazione MPS, lautamente ed esageratamente compensati, e non i semplici cittadini piccoli azionisti che hanno denunciato fin dal 2007 le assurdità dell'operazione Antonveneta?

Il problema è che in questo drammatico momento, nel quale sarebbe servito quel deciso cambio di metodo e di persone, da più parti richiesto in campagna elettorale, gli attuali attori politici non sembrano essere in grado di mantenere gli impegni in tal senso, forse ancora legati al partito egemone che ha mal governato il territorio negli ultimi 10-15 anni o al perverso e trasversale Sistema Siena, che ancora una volta ha portato al ridicolo la nostra Città sui principali quotidiani nazionali.

La vicenda del 4% e le nomine nella Deputazione Generale della Fondazione MPS, giudicate mediocri da più ambienti, anche da alcuni riferibili agli stessi Enti nominanti, sono state grandi delusioni e una continuazione di queste distorte logiche; ci auguriamo un cambio di passo, a partire dalla nomina della Deputazione Amministrativa e del Presidente della Fondazione MPS, e, in ottica futura, per tutte le scelte e nomine di competenza delle Amministrazioni pubbliche locali, comunque complici dell'attuale situazione della Banca MPS, della Fondazione MPS e dell'intero territorio.