sabato 19 ottobre 2013

PIENZA. CORRIERE DI SIENA, Luzi e gli amici ricordati a Pienza


 
PIENZA.'Amici ci aspetta una barca'...Mario Luzi e le caricature del suo amico Rossano Naldi esposte a Palazzo Piccolomini,, il ricordo di una stagione a Firenze  alle Giubbe Rosse e a Pienza. Mino Maccari, Venturino Venturi, Ottone Rosai,Rossano Naldi..un sodalizio che ha fatto la storia della cultura italiana e toscana, poi anche della Valdorcia. Il ricordo del vecchio seminario pientino è stato il luogo di ospitalità preferita per questo gruppo di artisti a cui amavano unirsi spesso  anche Alceste Angelini, Mario Guidotti, Mario Mazza, Leone Piccioni,  Fernaldo Flori, Carlo Bo, Mario Specchio. In questa 'barca' pientina che naviga ancora idealmente  nel cielo della Valdorcia se ne stavano tutti in una lunga stagione. Una metafora  dantesca che ricorda il celebre sonetto del poeta fiorentino: 'Guido, i' vorrei che tu e Lapo ed io fossimo presi per incantamento e messi in un vasel, ch'ad ogni vento per mare andasse al voler vostro '. La 'Barca ' di Luzi e il 'Vasel' di Dante solcano oggi il mare della letteratura e si incontrano a Pienza per non dimenticare. Mario Luzi cittadino onorario di Pienza ricordato il 20 ottobre alle 15,30 in San Francesco. Verrà presentato il libro 'La passione di una vita Rossano Naldi' di Maria Modesti con la voce recitante di Paola Lambardi.
I segni del passaggio di Luzi sono a Pienza sempre più significativi. Dalla 'panchina' di Nereo Rotelli, alla poesia scritta di pugno da Luzi nella sua piccola Osteria e affissa ad una parete del locale. Dalla lapide del Casello al Centro Luzi con i suoi libri e l'originale raccolta de 'La Barca'. Nel filmato presentato tempo fa in Comune si vede Mario Luzi che passeggia con don Fernaldo Flori  nel viale del Seminario, come due antichi cipressi ondeggiano al vento, ammiccano sorridendo parole sibilline, passa un bimbo in bicicletta e sembra il loro futuro..pedala veloce verso il 'mareggiare morto' delle Crete che vanno  verso Siena. Mario Luzi ha  amato Pienza per 30 anni nascondendosi nei vicoli e negli  angoli appartati  dei giardini, come un anonimo turista raggomitolato spesso in angoli  di piccole osterie, compagno di anziani nel buio della sera sui 'murelli' pieschi. I pientini lo ricordano così. Il 'professore' canuto e gentile, che con passo stanco sorrideva e scrutava l' Amiata e le Crete dall'alto del suo bastione, per cercare il sentiero che porta al 'cuore dell'enigma'.

1 commento:

Serneri ha detto...

Mi piace molto l'articolo di oggi, veramente buono!!