martedì 30 giugno 2015

Pecorino di Pienza, se ci sei batti un colpo, di Rino Massai


La storia del pecorino di Pienza è una specie di rebus, buono, di qualità,molto ricercato, di grande tradizione, ma senza famiglia, nel senso che il padre e la madre spesso sono incerti,  solo in alcuni casi, rintracciabili. Un problema mai risolto che  mi si è riproposto oggi guardando Canale 5; durante la trasmissione Gusto un cuoco di Cecina ha presentato un piatto, Spigola al cacio di Pienza. Orgoglioso ho seguito l’esecuzione ma in fondo ho avuto un’amara sorpresa, quando il giornalista chiedendo  notizie sulla provenienza del formaggio,  ha dato come risposta “ che la provenienza era locale, ovvero la valle del Cecina” !!!!!!   Lascio ai produttori locali il commento

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Infatti si vede sullo sfondo l'Orcia..

Anonimo ha detto...

dove sta il problema, basta riempire il cassetto...

Anonimo ha detto...

magari costituire un consorzio di tutela sarebbe così disdicevole ???? mah ... aspettare che ci arrivi addosso qualche problema mi pare un controsenso.

Anonimo ha detto...

E la ricetta non sapeva di niente...

Anonimo ha detto...

pecorino senza pecore. vallo a spiegare.