I conti pubblici italiani sono a rischio anche a causa della zavorra dei crediti deteriorati in pancia alle banche. A metterlo nero su bianco è la Commissione europea, nel Rapporto sulla sostenibilità fiscale 2015 pubblicato lunedì. Gli economisti di Bruxelles sottolineano che la Penisola deve affrontare “alti rischi disostenibilità del debito pubblico“, che resterà elevato fino al 2026. E mettono sotto la lente, tra il resto, il problema che ha mandato in rosso Piazza Affari per tutta la prima metà della scorsa settimana: i crediti difficili da recuperare che appesantiscono i bilanci degli istituti. “La quota di non performing loans potrebbe rappresentare una fonte importante di rischi di passività a breve termine“, è l’allarme. Arrivato in un’altra giornata negativa per i titoli del comparto sul listino di Milano, che ha chiuso a -2,03 per cento. Banco Popolare, Unicredit eBpm, pesanti fin dall’apertura, hanno lasciato sul terreno rispettivamente il 7,09, il 6,41 e il 6,17 per cento. Il Monte dei Paschi di Siena, che aveva aperto in forte rialzo, nel primo pomeriggio ha virato in rosso e ha archiviato la seduta a -3,3 per cento. Giù del 3,09% Ubi Banca