Ricordando Mario Luzi. di Mariella Spinelli

Pienza-"La poesia è la nostra madre lingua" Lian Yang e Mario Luzi con Marco Nereo Rotelli

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	21:41 (12 ore fa)

Oggi a Pienza, Marco Nereo Rotelli, artista visivo ,amico di Mario Luzi e testimone fedele e vitale della poesia che come onda e significante si disegna sulle sue opere di luce e pietra, ci ha invitato ,con la sua naturale eleganza ad incontrare  Lian yang, poeta cinese.

 Non capita tutti i giorni di ascoltare una poesia di Mario Luzi,  letta ,come scolpita dal suono potente della voce di Lian Yang , ospite eccellente di Pienza che commemora il poeta cittadino onorario scomparso da 11 anni. Mario Luzi  abitava una modesta  casa di Via del Bacio  a Pienza e amava sedersi e godere del paesaggio e del respiro e degli abitanti di questo angolo prezioso della Toscana. Luzi, ,ultimo testimone di quella poesia come  "isola  piena di sapere", prima della globalizzazione.

 Pienezza che a Yang pare perduta , esilio nuovo, perdita della madre che  nel continuo dolore, viene superato da un altra riva.

"C'è solo un mare nel nostro mondo , e siamo marinai in  mare e possiamo capirci immediatamente, radice locale che ha costruito uno scambio internazionale nella nostra epoca.

 Lian Yang " La poesia è la nostra madre lingua".La poesia ha una natura più fondamentale della lingua porta la lingua ad aprirsi e così come la traduzione, si apre al mondo intero.

.La linea della poesia  è come una grande onda che colpisce ogni roccia e ogni scoglio e crea questo movimento nel nostro cuore. E questa scossa può entrare nella nostra  tana e può anche correre tra la vita e la morte.Yang dice"Io e Luzi ci incontremo ancora perché siamo tutti nel mare della poesia. Marco Nereo Rotelli parla di astrazione, struttura linguistica che si stacca dalla tradizione creando un ponte infinito che lo collega al fluire continuo della poesia, dei paesaggi, degli orizzonti... Continui. E'stata  una "luminosa" emozione ascoltare la "musica " della poesia di  Luzi dalla voce d un grande poeta cinese. Un modo per   "toccare"la poesia.