giovedì 21 luglio 2016

Teatro Povero, mezzo secolo di teatro.

Da sabato 23 luglio a domenica 14 agosto 2016 andrà in scena sulla Piazza della Commenda il 50° autodramma
del Teatro Povero di Monticchiello, Notte di attesa. Mezzo secolo, un anniversario che anche il Ministro dei Beni e delle attività culturali e del Turismo ha deciso omaggiare facendo parte del Comitato d’onore di questo Cinquantenario importante per la comunità toscana che ne è protagonista, per la comunità teatrale internazionale considerando che il Teatro Povero di Monticchiello è fra le più longeve esperienze di teatro di ricerca italiane e non ultimo per la "comunità"   varia e affezionata, di pubblico, amici, studiosi di teatro, antropologia, sociologia che ogni anno torna per partecipare a questo rito vitale, poetico e di ispirazione. Semplice e strabiliante è quello che accade dal 1967, in questo borgo medievale della Val d’Orcia (Patrimonio UNESCO): un intero paese affronta la vita con il Teatro. Ogni estate va in scena uno spettacolo che è ideato e realizzato dai suoi abitanti, che, riflettendo su loro stessi, diventano specchio di quanto accade a tutti. Il momento dell’incontro col pubblico è il tentativo di creare un senso condiviso delle trasformazioni in corso, delle nuove sfide, riavvolgendo ogni volta quel filo rosso che riporta alle origini culturali, sociali e umane di quest’esperienza. Tutto iniziò “dal basso”, in un piccolo centro senza un teatro, senza alcun grande regista o esperto a guidare il progetto e accadde mentre nel resto del mondo fervevano esperienze teatrali che dell’abbattimento del confine tra palcoscenico e vita avevano fatto il centro dell’indagine.

Il titolo di quest’anno racconta di una denuncia mai abbandonata, delle crescenti difficoltà per la sopravvivenza laddove il costante riferimento ai “numeri” ha segnato e segna un crescente abbandono del valore “umano” di chi vive realtà considerate insignificanti.
Il filo conduttore dello spettacolo numero 50 si snoda e si sviluppa intorno al tema di un “assedio”.
Una notte di assedio, circondati da mura pericolanti e instabili, minacciati da oscuri crolli. Una notte insonne, di trepidazione, passata a confrontarsi sul da farsi e provando a rimanere saldi nei pensieri. Ma inevitabilmente aggrediti dal timore, dalla smania e dalla mania, dal bisogno di capire quel che davvero accade fuori e cosa è accaduto un tempo, prima che si arrivasse a questo punto.( Dramma.it)

2 commenti:

Anonimo ha detto...

L NOTTE DEL 'Partito' ?

Anonimo ha detto...

si la 'notte rossa.'beglia per mps?..