sabato 6 agosto 2016

Articolo pubblicato da 'Siena Free'


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Radicofani, straordinario rinvenimendo dello Statuto del 1255

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Presentazione in anteprima domenica 7 agosto alle ore 18.30

radicofani-rocca2016_comune650Lo Statuto del 1255 della comunità Radicofani è la scoperta che viene presentata per la prima volta in pubblico domani, domenica 7 agosto, nella sala del consiglio comunale (ore 18,30).

Il rinvenimento corposo (un frammento molto ampio, 65 articoli) avvenuto fortunosamente nella biblioteca comunale forteguerriana di Pistoia, è una doppia rarità: statuti di quel periodo sono rarissimi, e soprattutto sono relativi a città molto più grandi. Solo dopo il 1300 si cominciano ad elaborare statuti nei centri più piccoli: ciò testimonia l’importanza di Radicofani in epoca medievale. La conservazione del manoscritto su pergamena si deve ai frati Minori osservanti di Giaccherino, che nel Settecento fecero acquisto di opere antiche. Poi, dopo la soppressione del convento, il passaggio in biblioteca. Complicazione ulteriore, lo Statuto di Radicofani è stato “riciclato” per sostenere la rilegatura di opere di Vitruvio. Da qui il “miracolo” del rinvenimento.

Sono previsti diversi interventi, per approfondire i contenuti dell’importante documento.L’archivista Patrizia Turrini farà una comparazione con gli statuti toscani medievali; il docente dell’università La Sapienza di Roma Marco Fabbri, nonché direttore scientifico del Centro studi Ghino di Tacco si occuperà di una analisi sociologica delle norme del 1255. In chiusura, lo storico e consigliere comunale Fausto Cecconi.

4 commenti:

Fabio Pellegrini ha detto...

Una bella scoperta. Mi incuriosisce il luogo della scoperta: La Biblioteca Forteguerriana di Pistoia, fondata da Niccolò Forteguerri, cardinale di PioII. Lì, quando ho pubblicato il mio libro sul Forteguerri, 'L'Umanista soldato' ho potuto lavorare per molti giorni. Un luogo affascinante per gli studiosi.

Unknown ha detto...

Veramente la scoperta dello "Statuto di Radicofani del 1255" è stata fatta negli anni trenta del 1900. Chi l'ha fatta è Renato Piattoli, paleografo allievo del pià famoso Luigi Schiapparelli e la pubblicazione di questo Statuto è stata fatta nel 1935 sul "Bullettino Senese di Storia Patria" e non capisco perché ci sia tanta enfasi in questo articolo; non solo ma la traduzione di questo Statuto è stata fatta da Don Ferruccio Marcello Magrini negli anni '80 del 1900 quindi tutta questa enfasi per me è fuori luogo.

RENATO MAGI ha detto...

Anche per me tutta questa enfasi è fuori luogo perché con questo Statuto abbiamo potuto conoscere le contrade di Radicofani, le leggi che c'erano allora e tante altre cose e ciò che hanno fatto è quasi perfettamente uguale alla traduzione Magi-Magrini degli anni Novanta. Da questo Statuto abbiamo appreso dove era la Chiesa di San giovanni (Sulla Rocca) e tante altre cose che il nuovo Statuto ha reso ancora più vere. Chi scrive ha scritto 5 libri sulla STORIA DI RADICOFANI COMPRESO "GHINO DI TACCO DALL'ARCHIVIO STORICO ITALIANO" E ALTRI ARTICOLI SUI BORGHI DI E PODERI DI RADICOFANI. SONO AMICO DI STELVIO MAMBRINI.

Unknown ha detto...

Faccio presente comunque che la scoperta dello Statuto di Radicofani. risale al lontano 1935 ed ecco chi lo pubblicò allora:
LO STATUTO DEL COMUNE DI RADICOFANI DELL’ANNO 1255
“Bullettino Senese di Storia Patria”, 42 (1935)
A cura di Renato Piattoli.
Quindi non hanno fatto nessuna scoperta si sapeva già tutto.RENATO MAGI 16 MARZO 2022. NON SOLO MA LA TRADUZIONE ERA STATA FATTA DA DON MARCELLO MAGRINI ED IO STESSO.