Papa Francesco parla di futuro e di giovani nell’ultima omelia del 2016, criticando apertamente una società che a suo parere “lentamente li ha emarginati“. “Non si può parlare di futuro”, ammonisce Bergoglio, senza “assumere la responsabilità che abbiamo verso i nostri giovani; più che responsabilità, la parola giusta è debito“. Secondo il Pontefice, il mondo si aspetta che le nuove generazioni “siano fermento di futuro”, ma allo stesso tempo vengono “discriminate“. Se da una parte c’è una cultura che “idolatra la giovinezza cercando di renderla eterna“, dall’altra “paradossalmente, abbiamo condannato i nostri giovani a non avere uno spazio di reale inserimento, perché lentamente li abbiamo emarginati” e costretti “a emigrare o a mendicare occupazioni che non esistono”