venerdì 10 febbraio 2017

BLOG.- GIOVANI. RECENSIONI .'Oltre il tempo' un romanzo appena uscito da segnalare

La ‘narrativa-rifugio’ di Daria Reiani, giovane scrittrice di Torrita,   Oltre il tempo…

La narrativa per adolescenti vanta una lunga e nobile tradizione in Italia come in Europa e molti di coloro che sono nati nella seconda metà del Novecento,  quando ancora non imperversavano fra i giovani le sottoculture  inoculate via Internet, si formavano dal punto di vista sentimentale, etico e letterario, sui grandi romanzi per ragazzi e per adolescenti. Essi  riempivano di sogni le loro notti e di speranze la loro vita scolastica fatta di rigore, di imposizioni, di assuefazione e di infiniti pomeriggi di studio. I romanzi di Salgari, di Verne, di Motta, di Dickens,  sono stati per più generazioni quello che io chiamerei una ‘narrativa-rifugio’  di tante ragazze e ragazzi, per difendersi dalle cattiverie del mondo, della società e finanche della famiglia, visto che allora una serie di circostanze culturali e sociali, faceva sì che più delle carezze, arrivassero spesso su noi ragazzi  tempeste di botte e anche di peggio.  Così accadeva che in tempi di educazione severa e senza scampo, nelle giornate prive di giochi e di carezze, un romanzo per adolescenti di grande spessore e ricco di  vicende avventurose, ci facesse dimenticare nel freddo di una cameretta col gatto sulle ginocchia le ristrettezze e le angustie di una scuola autoritaria, selettiva e pedante,  che tutti quanti si sopportava con rassegnazione. Ogni età ha avuto i suoi pro e i suoi contro, naturalmente. Daria Reiani mi ha regalato il suo romanzo scrivendo con una calligrafia minuta ed elegante una dedica che suona così  : ‘Cerchi di leggerlo con gli occhi di una quindicenne..’. Problema non da poco per chi come me ha fatto da tempo il Sessantotto!  In ogni caso mi sono messo a leggerlo con grande curiosità, visto che per tutta la vita ho praticato per ragioni di mestiere..il mondo degli adolescenti in marcia verso la maggiore età.
‘Oltre il tempo’ si potrebbe definire il romanzo della maturità di una giovane scrittrice uscita da poco tempo dall’adolescenza..visti i suoi invidiabili 25 anni di oggi. Siccome poi la sua formazione è avvenuta in gran parte nel liceo in cui ho insegnato per  20 anni, senza che io la conoscessi direttamente, la scoperta è stata per me duplice. Da una parte la novità di un romanzo straordinariamente fresco  con un intreccio  sapiente e coinvolgente, dall’altro l’esperienza della pratica di una lingua posseduta con sicurezza, di un testo ricco e ad un tempo alla portata dei giovanissimi, perché abilmente ricondotto ad un lessico depurato da intellettualismi e da tentazioni letterarie ricorrenti in questo genere di letteratura così difficile da costruire. Come non alludere alla  misurata e problematica necessità di incontrare il favore di  destinatari sempre più difficili da decifrare : i nostri figli !.
La scelta di genere compiuta da Daria Reiani  oltretutto mi è piaciuta: il romanzo storico. Ora non tutti sanno che questo genere, un tempo di grande moda, fra Ottocento e Novecento, nella letteratura post-moderna europea e italiana ha ripreso quota in modo inatteso dopo decenni di silenzio e in quelli che vengono chiamati fra esperti gli ‘Anni Zero’ cioè nel nuovo secolo, cioè in una generazione di giovanissimi scrittori si è cimentata in Italia,in Francia, in Inghilterra su questo genere di narrativa, incontrando un certo successo sia nella critica che nei destinatari dei racconti. Questo perché, come ci spiegano i critici più elevati, ci si rende conto sempre di più come, al di là della storiografia che pur ha i suoi meriti, quando il ‘poeta’ aggiunge il suo sforzo fantastico e sentimentale a quello che dice il ‘documento storico’, si ottiene un risultato capace di andare oltre i condizionamenti ideologici cui è sottoposta spesso la semplice ‘storia’.
Ora il romanzo di Daria Reiani ha scelto come destinatari i ragazzi e in questo lo trovo molto vicino al modo di sentire la narrativa di una grande scrittrice italiana per ragazzi ed adolescenti quale è tutt’oggi Bianca Pitzorno  (  vi raccomado la lettura del romanzo ‘La bambinaia francese’). Il romanzo  di  Daria, scritto con la leggerezza e la freschezza invidiabile di una ventenne colta e innamorata della letteratura, è ambientato nell ‘Inghilterra del Trecento, al tempo della guerra di indipendenza in atto fra inglesi e scozzesi. Vivian è una ragazza  costretta ad un matrimonio di convenienza, come allora usava, e la sua avventura è una storia di liberazione e di emancipazione supportata da quel sentimento che le ragazze amano particolarmente nella loro vita  interiore e che chiamano ancora con una  sola parola ‘amore’. Il libro  si legge sulle ali della spinta emotiva e sentimentale impressa dalla giovane scrittrice ad un romanzo che lei sembra avere da tempo già scritto dentro di sé e che ad un certo punto della sua vita ha improvvisamente deciso di trascrivere, dopo avere acceso una notte il  suo pc. Scritto  di getto, lettura conseguente di getto. Immagino che i quindicenni o i sedicenni che lo leggeranno non si annoieranno e che alla fine qualcuno di loro sarà  colto dalla voglia di scrivere. Perché fra i giovani il ‘contagio’ della scrittura ha bisogno di ‘exempla’ giovanili. ‘Oltre il tempo’ è insomma proprio un esempio di quello che ci vuole per loro: spegnere per un po’ lo smartphone…e accendere il pc. Brava Daria!
Fabio Pellegrini




2 commenti:

gina ha detto...

mi piace l'idea.

Anonimo ha detto...

carino, brava