giovedì 7 settembre 2017

La Quercia, giù le mani del PD, i Partiti seccano tutto in Italia, non solo le querci : sempre più'colorata la Quercia delle Checche, per la quale il fantomatico 'comitato' si affida a Daniele Zanzi agronomo vicesindaco di una giunta del PD (Varese ). Il Comune di Pienza al lavoro sulla Quercia con tecnici senza partito.....


15 commenti:

Anonimo ha detto...

Se hanno seccato il monte figurati se non seccano la Quercia...il partito dei falliti..in azione

Anonimo ha detto...

Su facebook offese continue a Pienza e ai pientini:la più tenera, 'bottegai'!!!
Pientini ringraziate la Signora e i suoi...schiavetti!!!!
Quando si perde il senso della realtà!!!!!

Tourist-club ha detto...

I Pientini Ringraziano Nicoletta Lante della Roverella per la pubblicità gratuita. Pienza in pool position quest'anno nelle preferenze dei turisti italiani e stranieri!!!!

Anonimo ha detto...

tutto esaurito, grazie e tante foto ricordo sulla quercia--caduta

Anonimo ha detto...

No...qui sul blog invece non viene offeso nessuno, che ipocrita coglione.
Quando si perde il senso della realtà.

Anonimo ha detto...

"Siena? Distrutta da noi comunisti"
L'atto di accusa dello storico assessore della Provincia, deluso dal partito

Il titolo dice tutto: Ci hanno preso in giro! Pure i veri comunisti di Siena si pentono.
Si pentono di aver retto il gioco, di aver visto, sentito e taciuto tutto. Si pentono di aver fatto fallire una banca, una fondazione, un'università, una squadra, nascondendo la testa sotto il tufo. Si pentono di essere stati collusi con il «sistema Siena», la «ragnatela vischiosa» di una piccola città-Stato «altezzosa e autoreferenziale». «Ho sentito il dovere di rompere il silenzio che politicamente continua ad avvolgere Siena e l'urgenza di manifestare la mia indignazione verso il sistema di corruttela che ha saccheggiato la città», scrive Gianni Resti, autore di questo libro (ancora non uscito), comunista pentito, che sbriciola quel muro di silenzio che da sempre spadroneggia in quella città, dove va di moda (finché fa comodo) tacere su tutto.

Insegnante di filosofia, iscritto al Pci dal 1977, infatuato da Enrico Berlinguer, convinto della diversità comunista, innamorato della questione morale, per 30 anni è lo storico assessore alla cultura alla Provincia di Siena per Pci, Pds, Ds e Pd. Resti crea la Fondazione musei senesi, ma a causa del suo spirito critico, «difficilmente incasellabile», i compagni lo mettono all'uscio, per due volte. Due diversi presidenti di Provincia (Starnini e Ceccherini) lo cacciano, intestandosi i suoi successi: «La mia presenza ostacolava alcune mire politiche e prospettive di carriera. (...) Il partito aveva bisogno di sistemare alcuni suoi funzionari». Resti subisce l'onta di doversi difendere pure dal sospetto di aver rubato. E poi arriva l'isolamento, la solitudine e «il silenzio politico»: «Nessun compagno mi dedicò un gesto di solidarietà e uno in particolare, Molteni, per non incontrarmi, si nascose fra gli abiti della Upim». È costretto a lasciare il partito: «Le persone peggiori e ambigue le avevo conosciute soprattutto all'interno del partito». Quando era alla ricerca di un funzionario, venne convocato dal segretario del Pci locale Vigni che gli propose De Martinis, «un giovane compagno, suo amico». Che venne assunto «senza eccessiva fatica». Quando gli ripropongono il posto da assessore, gli stessi che lo silurarono lo chiamarono per convincerlo a rinunciare all'incarico per «le difficoltà che avrei determinato per alcuni».

Da Siena «uno dei migliori esempi di città di sinistra», a Siena rovinata dalla sinistra, dall'ex sindaco Ceccuzzi, all'ex presidente della provincia Bezzini, fino al segretario Pd Guicciardini. «Mi sento giocato come persona, cittadino e amministratore». L'incontro casuale al bar «Quattro cantoni» con il giovane avvocato Giuseppe Mussari, presidente del comitato elettorale che portò alla vittoria del sindaco Maurizio Cenni: «Mi confidò di sentirsi a disagio nel riprendere il proprio lavoro di avvocato». Di lì a poco venne nominato presidente della Fondazione Mps, soffiando il posto al sindaco uscente Pierluigi Piccini, impigliato in una storiaccia di liste massoniche, che comunque venne premiato con un ufficio dorato alla Mps di Parigi. «La politica era ormai di casa nella banca più antica del mondo (...)». Tanto nulla cambia mai a Siena: «Stessi dirigenti politici, stessi capicorrente, stesse doppiezze». È Siena.

Anonimo ha detto...

e pensa te, dopo tutti questi sotterfugi e ragnatele politiche, continuano ancora a votarli...sono masochisti oppure una alternativa credibile e più seria non esiste...ma cosa c'entra questa cosa con la quercia...siete ossessionati dal Pd, ma forse siete voi quelli che hanno tutte le verità, ma nessuno fuori dal paesello degli interessi privati vi vota...

Anonimo ha detto...

Questo con la Quercia c'entra eccome! Dimostra l'abilità di distruggere tutto quello che capita fra le mani di certi politici. Quindi Renzi e Renzini, Scaramelli e Scaramellini al seguito stiano alla larga dalla Quercia! Chiaro?

Anonimo ha detto...

Sgrattaquerci, brutta la verità sbattuta in faccia, vero?

Emigrato ha detto...

Il nuovo logo del PD, ma solo per la Valdorcia e dintorni: LOGO PD.

Anonimo ha detto...

be certo, affidiamo tutto agli esperti come te, capofila del rutto e magna in piazza abusivo (quello è di sicuro... ma è per divertirsi, quindi si può...), una piazza rinascimentale ridotta a campo arato...il lavoro del secolo si è rivelato la cazzata del millenio...avranno anche distrutto sicuramente, ma allora perchè la toscana è la regione con più visitatori e turisti d'italia ??? perchè ci siete voi che sapete solo coprire di merda gli altri...complimenti, i talebani nostrani, che si fregiano di meriti e medaglie, che loro non hanno minimemente contribuito a realizzare e a meritarsi, siete solo dei profittatori...

Fabio Pellegrini ha detto...

Quello sopra è l'autorevole parere di Stefano Bindi, si vergogna a firmarsi, giornalaio del partito...semianalfabeta...un poveraccio maleducato e senza cultura ....Guardate il PD di Pienza come è ridotto....quello che scrive in incognito è il frutto della cultura di partito.Tutto qui. Un altro degno amico.... del Partitello della Roverella....

Anonimo ha detto...

La Signora della Roverella in viaggio... da Craxi a Renzi.....fiuuuuu fiuuuuu ic ic ic una carriera 'fulminante'...anche per la Quercia!!!!!!

Anonimo ha detto...

Certo amico delle 12:38..
Domandarsi come mai la Toscana è la regione più visitata,bisogna non essere mai usciti dal paesello..
mai sentito parlare di Michelangelo??Leonardo??Botticelli?? Brunelleschi???

Tutti famosi tesserati pd

non penserai mica che vengono a visitare la Toscana perchè Renzi è di Rignano??

Anonimo ha detto...

Ma no..i turisti vengono a vere il culo della Boschi !!!!!!!! ihihihih