Vendeva segreti fiscali del governo a Ernst & Young, che le ha pagato queste informazioni 220mila euro. Il colosso della consulenza è accusato dalla Procura di Milano di corruzione di un’ex componente della segreteria del ministero dell’Economia, già ex professionista del gruppo, “entrata a fine 2012 (governo Monti) nella segreteria tecnica del sottosegretario all’Economia Vieri Ceriani“, e poi divenuta consigliera in materia fiscale di Fabrizio Saccomanni, quindi del governo Letta nel 2013, e di Pier Carlo Padoan (governo Renzi).
E successivamente, a giugno 2015, è stata nominata tra i cinque consiglieri di Equitalia. La consigliera in questione è Susanna Masi, alla quale i pm “contestano l’ipotesi di ‘rivelazione di segreto d’ufficio’ e il reato di ‘false attestazioni sulle qualità personale’ per non avere dichiarato il proprio conflitto d’interessi”. Le informazioni che avrebbe passato al colosso della consulenza sarebbero state pagate almeno 220mila euro. A scriverlo è il Corriere della Sera, che specifica come secondo la procura “dal 2013 al gennaio 2015 la consigliera Masi avrebbe trasmesso a Ernst & Young i contenuti riservati delle discussioni sulle normative fiscali all’interno del governo e al Consiglio dei ministri