domenica 3 dicembre 2017

Dietro la finta efficienza di Amazon e di Ikea spuntano i 'padroni' di sempre. Ammantati di modernità e di grafica ammiccante, in realtà nascondono un nuovo schiavismo di giovani precari e di donne ricattati continuamente nel lavoro e nella famiglia. I loro scioperi di questi giorni, ragazzi e donne messi contro il muro dal 'Jobs Act' renzista, senza più diritti, rivela che cosa aspetta i nostri figli. Uno sfruttamento bestiale che farà impallidire quello dei loro nonni... Nel suo discorso da Piazza del Popolo a Roma, a chiusura della mobilitazione, la segretaria generale della CGIL ha ringraziato “i lavoratori di Amazon perché hanno alzato il velo sulle vere condizioni di lavoro di quel luogo. Le persone più ricche al mondo sono 8 uomini bianchi e tra questi c’è il proprietario di Amazon, l’azienda che si arricchisce sfruttando i propri lavoratori“. Poi ha ricordato il caso di Marica Ricutti, la madre separata con due figlia a carico – di cui uno disabile – che dopo 17 anni è stata licenziata da Ikea. “Vogliamo abbracciare lei e i lavoratori” dell’azienda svedese, ha detto. “Non ci crediamo che il proprietario dell’Ikea non possa creare un turno che concili tempi di lavoro e famiglia


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