giovedì 29 marzo 2018

PD si spacca: renzisti contro 'democristiani', Corriere della Sera contro Renzi,...


Dicono che staranno all’opposizione, perché è lì che li hanno voluti gli italiani. Che i “5 stelle hanno già deciso” e “che non intendono incontrarli prima di aver parlato con Sergio Mattarella”. Di sicuro per il momento c’è solo che il Partito democratico è spaccato su due fronti: chi vuole l’Aventino e chi invece, lontano dai riflettori, cerca i contatti con i grillini e valuta l’opzione del dialogo. L’ultimo segno di rottura è di oggi: Dario Franceschini, dato dal giorno dopo il voto come uno della corrente dialogante, ha chiesto che i gruppi di Camera e Senato si riuniscano prima delle consultazioni al Colle (inizio 4 aprile). Lui, insieme al collega Andrea Orlando, chiede che venga ridiscussa la linea dell’opposizione a tutti i costi. Il segretario reggente Maurizio Martina ha cercato una mediazione, rimandando tutto a dopo la salita al Quirinale. Matteo Renzi, dalla sua enews, è intervenuto a gamba tesa: “La situazione politica è chiara, il Pd starà all’opposizione”. Ma a fare arrabbiare la corrente renziana oggi è stato anche l’editoriale di Massimo Franco sul Corriere delle Sera che, parlando delle polemiche Pd per la mancata assegnazione della poltrona di questore al Senato, ha scritto: “Chi a sinistra cercava un’intesa con i 5 stelle si ritrova spiazzato. Ma si rischia di fare il gioco degli avversari”. E anche: “Fare opposizione con gli stessi che hanno gestito disastrosamente il governo è una garanzia per perdere di nuovo”. Tanto è bastato per scatenare i renziani: “Addolora che il Corriere, giornale che ha pagato prezzi altissimi alla difesa della libertà, si schieri con chi travolge persino l’ABC delle garanzie parlamentari“, ha detto il deputato Andrea Romano

Torrita:ieri notte tensione nel PD mentre in consiglio comunale si vota per il referendum contro metà partito. Un esempio di poca democrazia e di scontro con il dissenso interno ed esterno.La gente di Torrita aprirà di più gli occhi, ora l'unità del Partito è andata in frantumi per l'arroganza di pochi ...


Siena: Valentini 'balla' da solo. Il PD renziano non riesce a trovare il 30% delle firme necessarie per un nome alternativo alle primarie, dove il sindaco uscente 'correrà' da solo!!! ( con mezzo partito...però).I renzisti passan di moda e Scaramelli con loro!!!!


Promesse di marinaio..colato a picco!!!

80 euro, oltre 412mila contribuenti li hanno restituiti perché troppo poveri. Nonostante le promesse di Padoan

80 euro, oltre 412mila contribuenti li hanno restituiti perché troppo poveri. Nonostante le promesse di Padoan

I dati delle dichiarazioni dei redditi 2017: il bonus Renzi è andato a 11,5 milioni di persone. Oltre 1,7 milioni se lo sono visto però chiedere indietro. Compresi quelli che hanno guadagnato troppo poco, finendo tra gli "incapienti". Che non pagano l'Irpef e non hanno quindi diritto alla detrazione. Il ministro nel 2016 aveva assicurato che si sarebbe mosso per "alleviare"
Anche nel 2016, puntuale, il fisco ha bussato alla porta degli italiani. Non solo per riscuotere giustamente le tasse dovute, ma anche per chiedere indietro il bonus di 80 euro a chi ha guadagnato troppo poco per rientrare nei paletti fissati dal governo Renzi. Oltre 412mila contribuenti con redditi annuali inferiori a 8mila euro hanno dovuto rendere allo Stato (in un’unica soluzione) un totale di quasi 90 milioni di euro. Il problema è ben noto a Palazzo Chigi e a via XX Settembre, tanto che proprio nel 2016, dopo che ilfattoquotidiano.it aveva raccontato le storie degli incapienti costretti a metter mani al portafogli per ridare soldi che non avevano nemmeno chiesto, il ministro del Tesoro Pier Carlo Padoan aveva promesso che avrebbe trovato il modo per “alleviare” quella beffa. O almeno consentire la restituzione a rate

mercoledì 28 marzo 2018

Anche Casini ..molla il PD ..che lo ha eletto!!!

Pier Ferdinando Casini, senatore eletto nel collegio uninominale di Bologna per il centrosinistra, e quindi con il supporto determinante degli elettori dem, non si è iscritto al gruppo del Senato del Partito Democratico ma ha optato per il Gruppo ‘Autonomie’. Come la prenderanno gli elettori Pd?

Fusioni? Non è bastata la fine ingloriosa della vecchia 'Intercomunale' non basta l'attuale, costosa, tragica, inefficiente, burocratica, fallimentare , perfino umoristica e indecente 'unione dei servizi imposta dalla 'geniale' legge apposita. Uno spezzatino di impiegati a ore disseminati sul territorio e senza alcun legame con le popolazioni locali. Un fallimento dietro l'altro per rincorrere l'ultima trovata , sorretta dalla presunzione, dall'arroganza, dalla violenza di sempre....Non finirà mai la fallimentare politica toscana?


La ex 'Banca del PD' nei pasticci


TORRITA-FUSIONE con Montepulciano: si spacca il PD, fusione verso il naufragio finale?


MPS giù: da quando lo stato ha ricapitalizzato, bruciato il 42 % degli 8 miliardi. La cura Padoan inutile, dirigenti muti, solo i cittadini pagano intanto questa crisi della banca.


Siena: primarie pd in forse, Valentini contro mezzo partito: 'noi non lo votiamo' le correnti una contro l'altra. Pd verso la crisi finale, lo scandalo dei festini piomba sulle elezioni


Le coalizioni di latta: nel Lazio Zingaretti già in crisi, litigano per le poltrone, Leu se ne va...In Sicilia Musumeci in crisi, Sgarbi se ne va, governo allo sbando..chieste nuove elezioni. I partiti cercano solo soldi e poltrone. Voltare pagina !!


martedì 27 marzo 2018

QUESTA SERA CONSIGLIO COMUNALE ore 21


NO GEOTERMIA


Clamorose novità al Convegno sulla geotermia di Firenze del 24 marzo
Seguitissimi gli interventi e le novità che smontano la favola della geotermia “pulita e rinnovabile”



Firenze. Una serie di autorevoli e interessanti interventi nel corso del secondo Convegno di Firenze sulla geotermia, svoltosi nell’Auditorium del Consiglio della Regione Toscana, organizzato dalla Rete nazionale NO Gesi e dai Comitati toscani per la difesa del territorio, mentre all’esterno sotto grandi striscioni veniva diffuso materiale informativo e di protesta ai numerosi fiorentini che transitavano nella centralissima via Cavour, cittadini all’oscuro della problematica.

Tra le tante importanti testimonianze, due le notizie più clamorose, che non mancheranno di avere un seguito e che sicuramente riusciranno a rompere quel muro di menzogne costruito da una prepotente e falsa propaganda che vorrebbe ancora far credere la geotermia come una fonte energetica sempre pulita e rinnovabile, quando ormai dati scientifici e inoppugnabili dicono che centrali elettriche geotermiche toscane inquinano, sia per emissioni di gas climalteranti e di inquinanti tossici, più delle centrali elettriche alimentate con combustibili fossili.

La prima clamorosa conferma è stata fornita dall’on. Dario Tamburrano, europarlamentare del M5S, che da tempo sollecita le istituzioni europee ad identificare quelle forme di sfruttamento delle risorse geotermiche che, non essendo né rinnovabili né sostenibili, non meritano di essere finanziate dalle bollette dei consumatori, come invece sta avvenendo in Italia da molti anni. Per la prima volta la Commissione Europea ha avviato uno studio sulle emissioni delle centrali geotermoelettriche e la presidente della commissione parlamentare, Cecilia Wikström, rispondendo ad interrogazioni sul tema, ha annunciato la volontà della Commissione Europea di approfondire la questione. L’on. Dario Tamburrano valuta che “lo studio avviato dalla Commissione Europea è condizione necessaria, anche se non ancora sufficiente, per il varo di norme europee sulla geotermia a difesa dell’ambiente e della salute”. Siamo peraltro certi che un qualunque studio indipendente spazzerà via la propaganda sulla bontà della geotermia del Pd toscano. Auspichiamo che finalmente la Commissione Europea faccia quanto la maggioranza che governa in Regione non mai fatto e consenta l’audizione in Commissione di scienziati e tecnici indipendenti, docenti autorevoli nelle nostre Università. 

Altra notizia importante è stata fornita dall’intervento dell’avvocato Michele Greco, che ha offerto una panoramica di quanto si è scelto di fare in altre Regioni d’Italia (come nella regione Piemonte), in attuazione di norme di legge a difesa e tutela delle falde idriche potabili o potenzialmente utilizzabili in futuro, individuando e tutelando con vincoli di uso diversificati le aree di ricarica delle falde idriche (art. 94 del D.Lgl.152/2006), mentre la Giunta della Regione Toscana continua ad omettere di applicare tale legge, come ha riferito anche  il geologo Luigi Micheli, nonostante l’impegno a sanare tale ritardo sia stato preso dal Consiglio regionale. Un’altra maschera e ancora tanta propaganda da regime si stanno sgretolando.
È stato quindi denunciato, nei vari interventi sul tema, come la Regione Toscana, nel comunicare ai Comuni geotermici e ai Comuni confinanti i criteri usabili per indicare le Aree Non Idonee allo sfruttamento geotermico, abbia omesso di indicare la necessità di tutelare le risorse idriche e le aree di ricarica delle falde idropotabili. 
Altrettanto interessanti sono stati gli interventi dei dottori Corrieri, Marchi e Gennaro riguardanti i dati sanitari preoccupanti delle popolazioni dell’Amiata e delle altre aree geotermiche della Toscana, che risiedono vicino alle centrali. E le testimonianze del professor Borgia sulle nuove tecnologie di ultima generazione per lo sfruttamento dell’energia geotermica e del professor Mastrolorenzo sui rischi irreversibili provocati dalle trivellazioni per pozzi geotermici.
La parte politica è stata altrettanto importante e ricca di prese di posizione con gli interventi dei consiglieri regionali Fattori (Sì Toscana), Giannarelli (M5S), Pecori (gruppo misto), che hanno dichiarato il loro impegno sui temi posti dal convegno e la loro azione al Consiglio regionale, per cambiare la politica di Rossi e della giunta sui temi energetici e delle rinnovabili.  
Molto grave il comportamento del presidente Rossi, della giunta regionale e dei consiglieri regionali del Pd, tutti assenti, ancorché invitati a intervenire al convegno, sordi alle istanze dei comitati e dei cittadini. 

Nei prossimi giorni daremo conto dello sviluppo e delle reazioni, stante che dell’autorevolezza del Convegno e dei relatori tutti dovranno prendere atto senza poter più dire che “non sapevano”.

26 marzo 2018

Rete nazionale NoGESI – No Geotermia Speculativa e Inquinante

Gli 'infallibili' che hanno ancora il coraggio di volerci insegnare qualcosa....livello infimo


A PIENZA LA 'PRIMO VOLPI' XIX EDIZIONE IL 10 GIUGNO


  

Fico rinuncia a 4000 euro al mese di indennità di funzione. La prima volta nella storia della Repubblica. Fatti e non parole per rinnovare l'etica della politica.


Roberto Fico rinuncia all’indennità di funzione, cioè la maggiorazione di stipendio (circa 4mila euro al mese) per la carica ricoperta rispetto ai ‘semplici’ parlamentari. “Dobbiamo tagliare i costi della politica e razionalizzare i costi”, ha detto il nuovo numero uno di Montecitorio al Tg1. “La lotta alla povertà è una priorità del nostro Paese” così come “dare sostegno a chi è in difficoltà”, sono invece le parole usate per rispondere a chi gli ha chiesto se il reddito di cittadinanza sia ancora una priorità del programma.

lunedì 26 marzo 2018

MOVIMENTO 5 STELLE STYLE

“Un’emozione fortissima tornare oggi a Napoli, qualcosa di straordinario, tornare come terza carica dello Stato”. Lo ha dettoRoberto Fico, neo eletto presidente della Camera. In città, Fico è arrivato in treno e poi si è spostato in taxi. “Non deve cambiare nulla da questo punto di vista – ha affermato – per me molto è importante. Oggi in treno, seconda classe, taxi”. “Tutto – ha concluso – deve rimanere semplice e umile”

Amiata-Blogger : Nell' uovo di Pasqua una neve fantastica, tutte le piste perfette !! Paesaggio per grandi fotografi!!


Un monte di troiai ...


Parlamento dei giovani


PARTITO FINDUS?

Governo, il dilemma Pd per non diventare “minoritario”. Martina: “Opposizione, ma ascolteremo le indicazioni del Colle”

Governo, il dilemma Pd per non diventare “minoritario”. Martina: “Opposizione, ma ascolteremo le indicazioni del Colle”


Il Partito democratico. dopo essere rimasto fuori da ogni trattativa per l'elezione dei presidenti delle Camere, si interroga all'interno sul come muoversi in vista della formazione dell'esecutivo. Il segretario reggente intervistato da Lucia Annunziata chiede ai grillini e alla Lega di dare una prospettiva, ma aggiunge: "Nessuna logica dell'Aventino". Il dem Verini avverte sul rischio dell'irrilevanza

PRO LOCO: profumo di frittelle al Prato, giochi dei bambini, una giornata particolare ieri.


domenica 25 marzo 2018

Chiusa la strada per Chianciano, frana blocca il passaggio del traffico ( passare per La Foce)


A Patrick Bateson (1938-2017) il Premio Internazionale 'Ecologia Umana' a Sarteano, autore del saggio ' Dinamica della vita'.


Nell’ambito dell’iniziativa  “Le terre e il cielo dell’Abbazia di Spineto”, promosse dal centro studi Abbazia di Spineto, con il patrocinio del Comune di Sarteano, il sostegno di “Aboca”, la collaborazione della Nuova Accademia degli Arrischianti e “Sarteano living”, è stato consegnato nel pomeriggio del 24 marzo 2018, presso il Teatro comunale degli Arrischianti di Sarteano, il settimo Premio internazionale per l’ecologia umana. Destinatario del riconoscimento è Sir Patrick Bateson, etologo e biologo di fama mondiale, studioso delle influenze genetiche e ambientali sullo sviluppo dei comportamenti animali. Il prestigioso appuntamento è stato avviato alle 16,30, con i saluti istituzionali del sindaco sartenese, Francesco Landi, e di Marilisa Cuccia, vera animatrice del premio. E' seguitoun intervento musicale di Gloria Lucchesi al flauto, prima della consegna del riconoscimento con l’intervento di Massimo Mercati (direttore generale di Aboca SpA) e dell’etologo e biologo Bruno dell’Udine. Dopo il secondo intervento musicale, affidato alla chitarra di Yuri Santangelo, è stata la volta  d di Telmo Pievani, evoluzionista e filosofo della scienza, che ha  presentato il libro di Sir Patrick Bateson “La dinamica della vita. Complessità biologica e influenze ambientali”, tradotto in lingua italiana e dato alle stampe a cura di “Aboca Edizioni”.

Oggi a Siena


DOPPIO TANGO

La metafora nuova è quella del tango e addirittura Beppe Grillo è stato il primo a usarla per spiegare al mondo fuori dai palazzi del potere cosa succede ora. I suoi gli vanno dietro: “Siamo l’ago della bilancia che si muove su due fronti”, commentano a ilfattoquotidiano.it. Che vuol dire oggi accordarsi con la Lega sulle Camere, facendo pressione con il piano b già sul tavolo con il Pd, e domani tenersi aperta la strada a sinistra. Il garante M5s, mentre i giornali rincorrevano i retroscena, l’ha definito come un ballo, dove conta chi tiene il comando fino alla fine. “E’ pericoloso”, ha sentenziato. Ma “si balla in due” e conta solo non far cadere lo sguardo. Il venerdì notte delle trattative ha regalato all’Italia due nuovi presidenti delle Camere e ora, nel weekend più corto dell’anno, il pensiero è già a cosa avverrà domani. Se fosse ad esempio per la faccia di Luigi Di Maio che applaude il grillino Roberto Fico proclamato terza carica dello Stato, ci sarebbero pochi dubbi: ride come un ragazzo, lui che lo sembra così poco, e dispensa abbracci ai suoi vicini che, guarda caso, sono anche i fedelissimi che lo hanno accompagnato in queste ore. I sorrisi sono per la prima vittoria, ma anche, raccontano, per una nuova consapevolezza che si cullano dentro. “La partita è aperta e noi, come abbiamo dimostrato, siamo pienamente in partita”, commenta a ilfattoquotidiano.it una fonte del Movimento. “La nostra forza è quella di poter essere l’ago della bilancia: possiamo andare da una parte o dall’altra a seconda di come preferiamo e dettare le nostre condizioni. Ci muoviamo su due fronti”. L’espressione, neanche a farlo apposta, ricorda quella che Giulio Andreotti usò per parlare degli anni Sessanta dicendo che “usavano la politica dei due forni”, e a seconda dei bisogni usavano quello “di sinistra” e quello di destra. Ora che però dovremmo essere nella Terza Repubblica, il ragionamento è semplicemente che, mentre tutti sono impegnati a dare il Movimento come alleato di governo della Lega Nord, loro hanno in mente uno schema un po’ diverso: “Lo schema è non avere uno schema per potersi muovere liberamente”, continua. Una mossa confermata anche da un’altra fonte dentro il Movimento, che aggiunge: “Noi a differenza del centrodestra ci siamo dimostrati compatti e questo Sergio Mattarella non potrà ignorarlo”.

I sorrisi del dopo elezione di Fico vogliono dire tante cose. Intanto che hanno rotto il ghiaccio e portato a casa un primo risultato, evitando figuracce. E’ vero che Di Maio ne ha fatta di strada e gli scivoloni del Movimento degli inizi sembrano lontani, ma niente era scontato. Il capo politico M5s, quello dato da tutti come impreparato, ha saputo tenere unita la squadra, circondarsi degli alleati giusti. Almeno in questi momenti. Intorno aveva: i due deputati al secondo mandato Alfonso Bonafede Riccardo Fraccaro, il suo bracciodestra Vincenzo Spadafora, ma anche il neo-eletto Stefano Buffagni che nella scorsa legislatura era consigliere regionale in Lombardia e con i leghisti al governo ha imparato da anni a lavorare. Il tango, di cui parla Grillo, è andato avanti per giorni: i 5 stelle hanno fatto decine di mosse e il più possibile lontano dai riflettori per arrivare a ottenere la guida di Montecitorio. Il primo obiettivo era non bruciarsi, restare prudenti ed evitare di perdere la faccia alla prima difficoltà. Quindi ci sono stati due momenti fondamentali: il no all’incontro con Silvio Berlusconi, quando tutto sembrava sull’orlo di saltare, e poi la mossa di Matteo Salvini di sparigliare scaricando il nome voluto dall’ex Cavaliere (il condannato Paolo Romani) e buttandone nella mischia uno nuovo. Voci tra i 5 stelle assicurano che lo strappo del leader del Carroccio fosse stato preannunciato a Di Maio, e comunque i due si sono sentiti per tutta la giornata. “E’ stata lì la nostra forza“, spiega la fonte a ilfatto.it, “far capire a Salvini che se Berlusconi non mollava Romani e loro non trovavano un’alternativa, noi avremmo potuto mettere in piedi un piano b e andare ad accordarci con il Partito democratico“. Lì il tango è andato avanti velocissimo: Berlusconi che si arrabbia, Di Maio che appoggia Salvini e Salvini che dà il via libera al nome M5s per la Camera. Quindi le mediazioni dentro il centrodestra per ricucire lo strappo che sembrava ormai insormontabile, infine la scelta di buttare in pasto alle agenzie il nome di Fraccaro per dare un segno che anche loro i grillini erano pronti a mediare. Il leader M5s ha detto che per lui uno pesava quanto l’altro, ma era una mezza verità: Fico, la voce critica e più dialogante verso la sinistra, era la soluzione da sempre considerata come migliore per guidare Montecitorio. Che sia fortuna o abilità, sta di fatto che le cose sono andate come voleva Di Maio. E non è poco. “Mentre tutti ci dicono che siamo già a patti con il Carroccio, noi intanto eleggiamo un nome alla Camera che è molto vicino alla sinistra. E ci teniamo aperto anche quel fronte”, è il ragionamento.

sabato 24 marzo 2018

'Pienza città della luce' oltre 200 cittadini in sala e due proiezioni necessarie per coloro che non sono potuti entrare per mancanza di spazio. Un grande successo della presentazione.

La' lectio magisralis' di Tomaso Montanari prima della proiezione del lungometraggio costruito con Luca Criscenti. La storia dell'arte come passione civile che mira a rendere il cittadino consapevole e orgoglioso della sua identità e di quello che è bene conservare e tramandare. Poichè l'arte del passato costituisce quanto abbiamo di meglio per il presente e per il futuro della cultura e dell'arte stessa. Citando Argan e Concetto Marchesi ha sottolineato la necessità che il 'cittadino' si senta vicino all'articolo 9 della Costituzione che pone la difesa del paesaggio e dell'arte alla base della cultura nazionale. Contro la cultura cartolinesca e l'industria che riducono le città a mercati che espropriano i cittadini del loro spazio e della loro identità urbana, va combattuta una battaglia contro il degrado e contro coloro che vogliono ridurre la bellezza italiana a un mesto luna park.


'HABEMUS FICUM' (Beppe correggiti il .'.latinorum'..)





Roberto Fico è il primo presidente della Camera M5s. Di Maio: “E’ la storia del Movimento”. Grillo: “Habemus Fico”














Da presidente della commissione di Vigilanza Rai a nome per guidare Montecitorio. Il capo politico su Facebook: "Forza". Il garante esulta su Twitter





Il Movimento 5 stelle ha il primo presidente della Camera della sua storia politica. Quando ancora la lettura delle schede è in corso,scatta l’applauso a Montecitorio. Roberto Fico ha ottenuto il numero di voti necessari per l’elezione e diventare la terza carica dello Stato e succedere così a Laura Boldrini. Poco prima Luigi Di Maio su Facebook aveva scritto: “E’ la storia del Movimento”. Il garante Beppe Grillo su twitter dopo l’elezione ha scritto: “Habemus Fico”. “Sono emozionato a rivolgermi a tutti voi e a tutti i cittadini, grazie per la fiducia per l’incarico di alta responsabilità, è un onore che omaggerò con imparzialità”. Ha esordito nel suo primo discorso alla Camera. “Se penso al mio percorso, la giornata di oggi mi tocca nel profondo”. Quindi un pensiero al ruolo del Parlamento: “Dobbiamo difenderne il ruolo”. Quindi Fico ha parlato del ruolo di Montecitorio: “Non consentirò scorciatoie o forzature nel dibattito parlamentare”. Ma anche: “Taglio ai costi della politica deve essere uno dei principali obiettivi di questa legislatura”.



OGGI ore 7 : la Piazza Pio II non è propriamente l'aia del podere....o No ?


Oggi ore 16,30 al centro convegni Tomaso Montanari presenta: 'Pienza Città della Luce' lungometraggio sulla genesi della Città Ideale


venerdì 23 marzo 2018

COSI' PARLO' BEPPE IL MIGLIORE...l'unico che capisce dove va..la politica!

Beppe Grillo, la battuta durante il suo show a Roma: “Berlusconi vuole parlare con M5s perché è pieno di figa”

Beppe Grillo, la battuta durante il suo show a Roma: “Berlusconi vuole parlare con M5s perché è pieno di figa”


Nel corso del suo spettacolo Insomnia al Teatro Flaiano, il fondatore del Movimento ha dedicato diversi passaggi alla situazione politica. "La sinistra - ha detto - è scomparsa perché è noiosa. Io ero iscritto al Pd ma avevo un riflusso". E su Renzi: "Ho conosciuto l'ebete per 30 secondi. Mi sono bastati 30 secondi per capirlo"